No alla tv a Cairo o Sposito, considerati troppo vicini al cavaliere
MILANO. Sullo slittamento di una decisione di T.I.Media potrebbe incidere non solo la poca consistenza delle offerte pervenute a Telecom I., ma anche un interessamento dell’ultima ora da parte di Diego Della Valle. Lo scrive Repubblica spiegando che con una telefonata a Franco Bernabè degli ultimi giorni, Della Valle avrebbe avanzato l’idea di formare una cordata composta da una decina di imprenditori di successo in grado di offrire un assetto azionario stabile a La7, anche per non farla cadere in mano a Urbano Cairo o Claudio Sposito, considerati vicini a Silvio Berlusconi. ”Per costruire un’alternativa di questo tipo – sottolinea il giornale – serve un po’ di tempo e i soci di Telecom sembrano ormai stufi di sopportare perdite e subire pressioni politiche per la partecipata nella televisione”.