Interventi al convegno di Roma
ROMA. La depressione tra i giovani e’ molto piu’ diffusa di quello che si possa immaginare, ma e’ mascherata da due fattori. Quali sono? “Il primo e’ che inizialmente non crediamo mai che i bambini possano essere depressi, perche’ questo ci colpisce molto; il secondo e’ che le manifestazioni dei bambini vengono indicate come un problema, senza andare a cercare la causa reale che invece puo’ essere sottostante. Quindi si hanno tanti bambini diagnosticati per esempio come Adhd (‘sindrome da deficit di attenzione e iperattivita”), quando invece la loro difficolta’ di base e’ proprio la depressione”. Cosi’ Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell’Istituto di Ortofonologia di Roma, a margine del convegno nazionale ‘Depressione. Male oscuro della nostra societa’: dai bisogni alla pratica clinica’, che si e’ svolto oggi presso l’auditorium del
ministero della Salute.
Bullismo, alcol, problemi alimentari, cutting… sono tutti ricollegabili alla depressione giovanile? “Sicuramente fenomeni come il ‘cutting’- risponde Bianchi di Castelbianco- che e’ la nuova frontiera dell’autolesionismo giovanile, nascondono uno sfondo depressivo molto rilevante. I ragazzi si tagliano perche’ il dolore gli da’ una sensazione di vita, ma ovviamente stiamo parlando di altro. La depressione dei ragazzi- prosegue- acquista valore e criticita’ nel tempo, cosi’ il fatto di non potersene accorgere prima e’ una complicazione molto grave”.
Secondo il direttore dell’Ido un altro problema e’ la solitudine dei bambini, “che porta ad aggressivita’ e violenza: per questo- spiega- anche se la societa’ e il lavoro impongono le distanze, i genitori dovrebbero rimediare non con farmaci, ma con una maggiore vicinanza ai figli”. Maggiore vicinanza ma anche maggiore cultura psichiatrica: “Bisogna capire cosa c’e’ realmente dietro i comportamenti e non spaventarsi se si usa la parola depressione- aggiunge- Semplicemente, insomma, bisogna tener conto di una situazione. Non esistono solo interventifarmacologici, ma anche interventi di tipo psicoterapico”. (fonte Dire)