Smentita, invece, la notizia dell'emissione di citazione in giudizio
ROMA. Raffaele De Dominicis, procuratore regionale della Corte dei Conti del Lazio, smentisce la notizia riportata dal Financial Times secondo cui “ci sarebbe stata emissione di citazione in giudizio contro le agenzie di rating S&P, Moody’s e Fitch”. Il procuratore ha invece confermato “l’esistenza dell’inchiesta giudiziaria contabile contro le predette agenzie per il declassamento dell’Italia. Indagine che non è ancora approdata a una decisione conclusiva”. Stando a quanto pubblicato dal quotidiano finanziario britannico, la Corte dei Conti avrebbe citato in giudizio le agenzie di rating S&P, Moody’s e Fitch per il downgrade dell’Italia del 2011, chiedendo un risarcimento danni di 234 miliardi di euro. Il Financial Times, poi, aggiunge che S&P, raggiunta da un atto di citazione della Corte dei Conti, ha precisato che l’errore delle tre agenzie sarebbe stato quello di non aver tenuto conto dell’ “alto valore del patrimonio storico, culturale e artistico del nostro paese che, universalmente riconosciuto, rappresenta la base della sua forza economica”. L’ufficio stampa della Corte dei Conti haanche ritenuto opportuno precisare che “si tratta di una istruttoria aperta dal Procuratore Regionale del Lazio, in conseguenza delle decisioni di downgrading del debito pubblico italiano avvenute il primo luglio 2011, 24 maggio 2011, 5 dicembre 2011 e 13 gennaio 2012”. “Secondo la Procura – si legge in una nota – l’aumentato spread e le sue conseguenze costituiscono base per le contestazioni. L’azione è solo in fase istruttoria e potrebbe dunque concludersi anche con archiviazione, dopo che le agenzie avranno prodotto le proprie motivazioni e controdeduzioni. Nessuna valutazione conclusiva può dunque essere fatta al momento attuale nè in merito alla prosecuzione dell’inchiesta, nè all’eventuale citazione in giudizio davanti alla Sezione Giurisdizionale del Lazio. E’ del tutto prematuro, nella attuale fase di indagine non ancora conclusa, qualsiasi quantificazione in merito ad un eventuale risarcimento, che è rimessa al giudice competente”.