La quota più elevata a livello europeo
ROMA (ansa) In Italia un giovane su cinque non studia, né lavora: i ragazzi “non più inseriti in un percorso scolastico-formativo, ma neppure impegnati in un’attività lavorativa, sono poco più di due milioni, il 21,2% tra i 15-29enni (anno 2009), la quota più elevata a livello europeo”.
L’Italia si colloca agli ultimi posti in Europa per tasso d’occupazione femminile (46,4%): ha un lavoro meno di una donna su due. E’ quanto emerge dal rapporto dell’Istat ‘Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo’, con riferimento a dati del 2009, in cui si sottolinea come nella Penisola quasi una donna su due né cerca né ha un posto. Il tasso di inattività femminile italiano nel 2009 (48,9%) è così il secondo più alto dell’Ue a 27, inferiore solo a quello di Malta.
“Circa il 45% dei disoccupati è in cerca di lavoro da oltre un anno”. L’Italia così registra una tra le quote di disoccupazione di lunga durata (44,4%) più alte nell’Unione europea a 27, con riferimento a dati del 2009. “La quota di unità di lavoro irregolari è pari all’11,9%. Nel Mezzogiorno può essere considerato irregolare quasi un lavoratore su cinque; nell’agricoltura circa uno su quattro”. E’ quanto rende noto l’Istat nel rapporto ‘Noi Italia. 100 statistiche per capire il paese in cui viviamo’. La quota del sommerso, così, si mantiene “abbastanza rilevante”, spiega l’Istituto, “confermando il dato del 2007, in lieve calo rispetto al biennio 2005-2006”. La Regione con la quota più alta è la Calabria (26,6%), mentre quella con la percentuale più bassa è l’Emilia Romagna (8,5%).