Il prelato già indagato per lo scandalo del pastificio Amato
ROMA. Un alto prelato, un funzionario dei Servizi segreti e un broker finanziario sono stati arrestati questa mattina da militari del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza, con le accuse di corruzione e truffa.
Si tratta del vescovo di Salerno, Nunzio Scarano, un funzionario dei servizi segreti con incarico presso l’Aisi e un broker finanziario. Gli arresti sono avvenuti nell’ambito di un filone dell’indagine, autonomo rispetto alla principale, sullo Ior. Corruzione e truffa, sono i reati ipotizzati dal Gip Barbara Callari. Gli altri arrestati dal nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza sono Giovanni Maria Zito, funzionario dell’Aisi, il servizio segreto interno, e Giovanni Carinzo, un broker finanziario. Secondo quanto è emerso, l’inchiesta riguarda una serie di atti di corruzione per far rientrare in Italia dalla Svizzera 20 milioni di euro.
Monsignor Scarano è già indagato a Salerno per il crack del Pastificio Amato, assieme – tra gli altri – all’ex presidente di Monte dei Paschi Giuseppe Mussari e all’ex candidato sindaco del Pd a Siena Franco Ceccuzzi, poi ritiratosi dalla corsa.
Il direttore della sala stampa vaticana, padre Lombardi, precisa che Scarano “era stato sospeso dal servizio presso l’Apsa da oltre un mese, appena i superiori erano stati informati che era indagato”, e sottolinea che “la Santa sede non ha ancora ricevuto alcuna richiesta sulla questione dalle competenti autorità italiane, ma conferma la sua disponibilità a una piena collaborazione”.