Ma ai soci viene proposto un dividendo di 5 cent
MILANO. Intesa Sanpaolo archivia il 2013 con una perdita netta di 4,55 miliardi di euro, a fronte dell’utile di 1,6 miliardi del 2012; sul dato – si legge in una nota – pesano svalutazioni prudenziali per 5,8 miliardi di euro, con impatto “solo sulle scritture contabili”. Ai soci viene proposto un dividendo ‘cash’ di 5 centesimi di euro per le azioni ordinarie e di risparmio. Utile netto a 4,5 miliardi di euro, con un tasso di crescita medio annuo del 38,3%, proventi operativi netti per 19,2 miliardi di euro (+4,1%) e un risultato corrente al lordo delle imposte pari a 7 miliardi di euro (+29,6%). Sono i principali numeri che Intesa punta a raggiungere nel 2017, in base al nuovo piano di impresa. Nell’arco di piano, tra 2014 e 2017, la banca prevede di distribuire agli azionisti dividendi in contanti per circa 10 miliardi di euro. Lo si legge in una nota. L’istituto di credito cedera’ nell’arco di piano, entro il 2017, l’intero portafoglio di partecipazioni ‘non core’. Lo si legge nella nota sul nuovo piano d’impresa dell’istituto. Si tratta sostanzialmente delle partecipazioni non bancarie, per un valore di libero complessivo che ammontava a 1,9 miliardi di euro alla fine del 2013. Intesa Sanpaolo e’ oggi, tra le altre cose, azionista di Alitalia e Rcs.