PESCARA. La richiesta di arresto per il sindaco di Pescara, Luciano D'Alfonso, era stata presentata al gip Luca De Ninis a metà del mese di novembre. D'Alfonso si era presentato spontaneamente al pm Gennaro Varone la scorsa settimane per rendere dichiarazioni spontanee. Nel corso dell'incontro con il magistrato il sindaco di Pescara aveva annunciato le sue dimissioni dalla carica elettiva. L'interrogatorio era stato trasmesso al Gip che, tuttavia, ha ritenuto che le esigenze di custodia cautelare fossero inderogabili.
L'inchiesta che ha portato all'arresto del sindaco di Pescara riguarda due accordi di programma, lavori pubblici tra cui la gestione dei cimiteri e la riqualificazione dell'area di risulta dell'ex stazione ferroviaria. Tra le accuse oltre altre alla concussione, corruzione e peculato c'è anche quella di truffa poichè la presunta distrazione di denaro veniva impiegata apparentemente per la pubblicità istituzionale. L'importo sarebbe di circa 200mila euro.
L'inchiesta che ha portato all'arresto del sindaco di Pescara riguarda due accordi di programma, lavori pubblici tra cui la gestione dei cimiteri e la riqualificazione dell'area di risulta dell'ex stazione ferroviaria. Tra le accuse oltre altre alla concussione, corruzione e peculato c'è anche quella di truffa poichè la presunta distrazione di denaro veniva impiegata apparentemente per la pubblicità istituzionale. L'importo sarebbe di circa 200mila euro.