Lo scrive il Wall Street Journal e Kepler Cheuvreux si attende una trimestrale in grave perdita
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/originali/1415384064470.jpg)
Secondo le fonti, Ubs e Citigroup sono nelle primissime fasi del processo di identificazione di eventuali interessati alla banca. L’elenco dei possibili acquirenti comprende le concorrenti di medie dimensioni e grandi banche europee attive in Italia. Ubi Banca ha già detto di non essere interessata, Banco Santander, Bnp Paribas, Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno escluso un interesse ad acquistare il Monte. Certo è che i risultati degli stress test non aiutano: il deficit di capitale di 2,1 miliardi di euro è il maggiore tra le banche testate. Del resto, tale deficit ha sorpreso analisti, investitori e i dirigenti della stessa banca, ma Mps ha in pancia miliardi di euro di crediti problematici.
Intanto si avvicina la scadenza della trimestrale e gli analisti di Kepler Cheuvreux vedono un orizzonte scuro con nuove perdite monstre: “Ci aspettiamo che il tentativo di ristrutturazione di Mps sia di nuovo a un punto morto nel terzo trimestre, nonostante l’ulteriore riduzione dei costi, -5,1% su base annua a 661 milioni di euro, e la stabilizzazione dei ricavi, +0,4% su base annua a 1.029 milioni, anche se supportati dal rimborso di 3 miliardi di euro di Monti bond, -6,5% al netto di questo”.
Gli esperti stimano quindi una perdita netta di 721 milioni nel terzo trimestre (1,074 miliardi nei primi 9 mesi rispetto ai -518 milioni dei primi 9 mesi del 2013), rispetto al rosso di 138 milioni dello stesso periodo del 2013 e alla perdita di 179 milioni del secondo trimestre di quest’anno, a causa del balzo degli accantonamenti a 1,25 miliardi di euro (+134% su base annua, +64% su base trimestrale) e a causa di 310 milioni di euro di oneri di ristrutturazione legati ai licenziamenti.
Degli 1,1 miliardi di euro di accantonamenti per perdite su crediti richiesti dalla Bce sui prestiti esaminati nell’asset quality review, circa 400 milioni di euro avrebbero dovuto già essere contabilizzati nel primo semestre e il resto nel secondo semestre. Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno assunto che tutti saranno inclusi nel terzo trimestre, portando ad accantonamenti per perdite su crediti pari a 1,23 miliardi di euro (2,4 miliardi di euro nei primi 9 mesi, +58% su base annua, per un costo del rischio annualizzato di 246bps).
Quanto ai crediti problematici lordi dovrebbero aumentare del 3,5% su base trimestrale a quasi 40 miliardi di euro, aumentando la copertura al 42,8% (+120bps trimestre su trimestre) e portando il ratio sui non performing loans al 17,3%. Di riflesso a queste attese, Kepler Cheuvreux ha raddoppiato la stima sulla perdita netta attesa alla fine di questo esercizio da 0,6 a 1,38 miliardi di euro, dopo aver aumentato gli accantonamento del 35% (259bps il costo del rischio). La banca d’affari ha ribadito il rating hold sul titolo Mps (il target price è in revisione).