Riunione a Siena tra Valentini, Parrini, Rossi e Lotti
ROMA. “Non lo diamo per scontato, ma se sarà necessario questo è un contributo che si può chiedere alla comunità nazionale di dare”. Così il viceministro dell’Economia Enrico Morando sulle ipotesi di rinvio del rimborso dei Monti bond da parte di Mps. “Non includiamo e non escludiamo nulla se non che, a proposito di ciò che è emerso dagli stress test, c’è bisogno di fare subito le cose che sono necessarie per uscire da una situazione di difficoltà che riguarda alcune importanti banche italiane, in particolare Mps e Carige”.
Le dichiarazioni del viceministro potrebbero essere argomento di discussione nella riunione prevista a Siena, nella sede del Pd, a cui dovrebbe partecipare anche il sottosegretario Luca Lotti. E’ prevista la presenza del sindaco Valentini, dei vertici del Pd senese, del segretario regionale Parrini e del presidente Rossi, che è tornato a chiedere che il governo intervenga per garantire l’indipendenza del Monte dei Paschi e la permanenza a Siena. “Il Monte dei Paschi va salvato, va mantenuto autonomo, e deve mantenere la direzione a Siena, altrimenti significa rinunciare anche a ciò che di prestigio nella nostra storia siamo stati in grado di fare”, ha detto, parlando con i giornalisti. Sul tema della nazionalizzazione, ha precisato, “l’unico che si è esposto pubblicamente, che ci ha messo la faccia, è stato il sottoscritto. Poi qualcuno, mi fa molto piacere, mi ha seguito”.
“Se c’è bisogno di un intervento dello Stato, non vedo perché non si debba fare. La Germania ha fatto degli interventi per salvare il suo sistema di casse di risparmio per 270 miliardi, 70 miliardi li ha spesi anche la Spagna, 18 il Portogallo e 40 la Grecia. Monti – ha detto ancora – disse: ‘non voglio l’elemosina’ , e dette quattro miliardi di prestito al Monte dei Paschi all’interesse dell’8-9%. Dopodichè mi risulta che ci siamo dimenticati di andare a contrattare bene per l’Italia i criteri che venivano adottati”.
Le dichiarazioni del viceministro potrebbero essere argomento di discussione nella riunione prevista a Siena, nella sede del Pd, a cui dovrebbe partecipare anche il sottosegretario Luca Lotti. E’ prevista la presenza del sindaco Valentini, dei vertici del Pd senese, del segretario regionale Parrini e del presidente Rossi, che è tornato a chiedere che il governo intervenga per garantire l’indipendenza del Monte dei Paschi e la permanenza a Siena. “Il Monte dei Paschi va salvato, va mantenuto autonomo, e deve mantenere la direzione a Siena, altrimenti significa rinunciare anche a ciò che di prestigio nella nostra storia siamo stati in grado di fare”, ha detto, parlando con i giornalisti. Sul tema della nazionalizzazione, ha precisato, “l’unico che si è esposto pubblicamente, che ci ha messo la faccia, è stato il sottoscritto. Poi qualcuno, mi fa molto piacere, mi ha seguito”.
“Se c’è bisogno di un intervento dello Stato, non vedo perché non si debba fare. La Germania ha fatto degli interventi per salvare il suo sistema di casse di risparmio per 270 miliardi, 70 miliardi li ha spesi anche la Spagna, 18 il Portogallo e 40 la Grecia. Monti – ha detto ancora – disse: ‘non voglio l’elemosina’ , e dette quattro miliardi di prestito al Monte dei Paschi all’interesse dell’8-9%. Dopodichè mi risulta che ci siamo dimenticati di andare a contrattare bene per l’Italia i criteri che venivano adottati”.
Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2014/11/03/enrico-rossi-su-mps-nazionalizzazione-serve-un-po-di-orgoglio-nazionale/
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