ROMA. "Adesso sono riuniti in un consiglio provinciale e dicono che la mia domanda non e' valida, perche' non sono residente ad Arzachena. Allora, domani andro' a Nervi, dove sono residente, e cerchero' di prendere la tessera li' dove sono residente. Allora spero che la Vincenzi, che e' la sindaco, non mi tolga la residenza da Genova, senno' per iscrivermi a 'sto cazzo di partito devo diventare un apolide!". Beppe Grillo e il Pd, il ritorno. Il comico annuncia cosi' dal suo blog che applichera' la competenza territoriale che ha inficiato la sua richiesta d'iscrizione al Pd presentata in Sardegna. "Sono andato per iscrivermi ad Arzachena. Sono andato – spiega – con due garanti, perche' ci vogliono due garanti che testimonino che tu sei tu. E' venuto 'Dughedaivezizzegazu' e il macellaio 'Guzuguzu Paracheguzu'. Mi hanno detto che potevo fare la domanda, 'ma la tessera non te la possiamo dare'. Ci siamo seduti in un bar. Ho compilato la mia domanda e ho pagato 16 euro. Ne bastavano 15, ma uno – e' la nuova stoccata dopo l'ironia sul simil sardo per ribattezzare i dirigenti locali del Pd – gliel'ho dato di stecca". "Dunque il Partito Democratico e' completamente alla frutta. Non si sa piu' cosa sia. Fassino dice che il Partito Democratico non e' un taxi. Bersani dice che il Partito Democratico non e' un autobus e la Melandri dice che il Partito Democratico non e' un tram. L'unica cosa certa che sappiamo del Partito Democratico e' che non e' un veicolo a motore. Sono veramente alla frutta", aggiunge collazionando le critiche che gli sono piovute addosso dopo l'annuncio di volersi tesserare per candidarsi alla segreteria.