Sono comparsi gli striscioni "Save the Arctic!" e ''Stop Gazprom!''
ROMA. (ASCA) Sei attivisti di Greenpeace sono riusciti a scalare i lati di una gigantesca piattaforma petrolifera nell’Artico, la Prirazlomnaya, di proprieta’ della compagnia russa Gazprom, per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sui pericoli della trivellazione in una delle ultime riserve naturali del mondo. La pattuglia e’ guidata dal direttore esecutivo di Greenpeace International, Kumi Naidoo, il quale ha scritto su Twitter che due elicotteri della Gazpromo stanno bersagliando gli attivisti, appesi alle corde, con dei getti di acqua gelata. I membri di Greenpeace, che hanno installato delle tende per trascorrere la notte sulla piattaforma, hanno srotolato degli striscioni gialli con scritto ”Save the Arctic!” e ”Stop Gazprom!”. La Prirazlomnaya dovrebbe entrare in funzione il prossimo anno, come progetto indipendente della Gazprom per l’esplorazione di una zona che in molti ritengono una possibile enorme fonte di petrolio e gas naturali. Secondo gli ambientalisti, le trivelazioni in quella zona sarebbero estremamente rischiose, calcolando che la piattaforma sarebbe circondata dal ghiaccio per gran parte dell’anno e dovrebbe lavorare a temperature che spesso scendono oltre i 50 gradi sotto zero. In una lettera aperta al popolo russo postata sul sito di Greenpeace, Naidoo scrive che ”gli scienziati hanno calcolato 60 mila possibili diversi scenari nel caso di una fuoriuscita di petrolio da questa piattaforma e la loro ricerca ha dimostrato molto chiaramente che servirebbero mesi per un intervento di riparazione, mentre il petrolio raggiungerebbe le riserve naturali in sole 20 ore”.