Il comitato di cittadini 'Pro-santuario', accusando le varie amministrazioni che ne sollecitano il restauro da anni, parla di ''crollo annunciato"
Caltanissetta. (Adnkronos/Ign) – A Gela, in provincia di Caltanissetta, è crollato il portale architettonico, risalente al 1450, posto all’entrata della sacrestia del santuario di Maria SS. D’Alemanna, patrona della città. L’area antistante la struttura, da tempo pericolante, era stata già transennata dai vigili del fuoco. Il comitato di cittadini ‘Pro-santuario’, accusando le varie amministrazioni che ne sollecitano il restauro da anni, parla di ”crollo annunciato” e di “Gela come Pompei”. Sulla vicenda interviene mons. Michele Pennisi, vescovo della diocesi di Piazza Armerina, della quale fa parte Gela: “Con la pioggia e la mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria si arriva a questo e poi abbiamo visto che la situazione beni culturali è molto problematica“. “E’ un portale che si trovava sull’unico muro rimasto della chiesa che non c’è più e che negli anni ’50 era stata ricostruita – ha spiegato mons. Pennisi – qualche anno fa un’altra chiesa aveva aveva subito danni e stiamo ancora aspettando gli interventi di ristrutturazione necessari. E ancora ci sono diverse chiese nella diocesi di Piazza Armerina chiuse perché necessitano di lavori e non ci sono fondi”. “In Sicilia – ha aggiunto il vescovo – sono tanti i beni culturali da proteggere e la Regione ha poche risorse e anche i ritardi burocratici rendono difficili gli interventi”. Per l’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana Sebastiano Missineo, ”il crollo del portale quattrocentesco del santuario di Maria Santissima d’Alemanna di Gela è un fatto grave. Sbaglia, però, chi paragona la Sicilia a Pompei”. ”Stiamo aggiornando la mappatura dei siti siciliani a rischio – ha spiegato l’assessore, sottolineando comunque che la proprietà del sito non è della Regione – e al più presto vareremo gli interventi per restaurare e mettere in sicurezza i nostri beni culturali”. ”La soprintendenza di Caltanissetta – ha detto poi Missineo – ha già compiuto un sopralluogo a Gela e nei prossimi giorni potremo dire con certezza quali opere siano necessarie per riportare il sito nelle migliori condizioni. In ogni caso il nostro obiettivo è di recuperare le risorse finanziarie per intervenire immediatamente, in tutta la Sicilia, dove è necessario. Ma stiamo lavorando da poco più di un mese”.