Il Comune di Verona aveva ristrutturato il debito di 256 milionicon i derivati
MILANO. La Guardia di Finanza ha sequestrato 15 milioni e 100 mila euro nella sede milanese dell’istituto di credito Merril Lynch: la somma sarebbe, secondo gli inquirenti, un illecito profitto realizzato ai danni del comune di Verona, che nel corso degli anni ha stipulato contratti derivati per oltre 256 milioni euro. Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle di Verona, coordinate dal sostituto procuratore Giulia Labia della procura della Repubblica della città veneta, hanno portato all’emissione di un decreto di sequestro preventivo, firmato dal gip Rita Caccamo. Secondo l’ipotesi investigativa della Gdf, la banca d’affari avrebbe dolosamente indotto il comune di Verona a ristrutturare il suo debito con la sottoscrizione di derivati (swap), per oltre 256 milioni di euro, omettendo di indicare commissioni occulte per oltre 15 milioni di euro, facendo così venir meno al comune di Verona le condizioni di convenienza economica dell’intera operazione finanziaria. Tre funzionari dell’istituto di credito internazionale sono indagati per truffa aggravata ai danni di un ente pubblico.