TEL AVIV/GAZA. Siti internet palestinesi riportano dichiarazioni di Adnan Abu Hasna, portavoce dell'Unrwa a Gaza City, secondo cui l'agenzia dell'Onu "ha deciso di sospendere tutte le sue operazioni nella Striscia di Gaza in seguito all'aumentato numero di azioni ostili contro i propri uffici e il proprio personale". Il portavoce non ha precisato quanto tempo durerà la sospensione delle attività dell'Unrwa.
L'aumento del numero delle aggressioni israeliani ha portato come risultato, fino ad oggi, a 763 palestinesi uccisi dall'inizio dell'offensiva israeliana nella striscia di Gaza, secondo il responsabile dei servizi di pronto soccorso palestinesi nell'area, Muawiya Hassanein. Negli odierni combattimenti, secondo fonti ospedaliere, più di una ventina di palestinesi, tra i quali anche donne e bambini, sono stati uccisi.
Il 12/mo giorno dell'operazione militare israeliana 'Piombo Fuso' e il sesto dell'offensiva di terra contro la Striscia di Gaza si è aperto con uno scambio di fuoco alla frontiera libano-israeliana, ma le autorità dello Stato ebraico non sembrano preoccupate più di tanto. In Israele, infatti, si ritiene che a sparare i razzi sia stato un gruppo palestinese con il consenso, però, degli Hezbollah. Stamani, sia Hezbollah sia Hamas in Libano hanno negato ogni coinvolgimento con il lancio di razzi mentre Anwar Raja, portavoce del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina-Comando Generale, ha detto alla Tv araba al Jazira che il suo gruppo, che ha il quartier generale in Siria, "non conferma né smentisce" un suo eventuale ruolo.
Da parte sua, l'Unifil (la forza dell'Onu dispiegata nel Sud del Libano) – come ha riferito all'ANSA il portavoce Andrea Tenenti – ha intensificato i pattugliamenti nella sua area di operazioni in cooperazione con l'esercito libanese per prevenire ulteriori incidenti. In mattinata si sono udite altre esplosioni in Alta Galilea, suscitando il timore di un nuovo lancio di razzi dal Sud Libano, ma erano state causate da caccia israeliani che avevano superato il muro del suono. La scorsa notte, intanto, l'esercito israeliano (Tsahal) ha intensificato l'offensiva contro la Striscia di Gaza inviando decine di carri armati nel Sud del territorio palestinese e l'aviazione ha compiuto raid contro la città di Rafah, vicino al confine con l'Egitto. Decine di carri armati, appoggiati da elicotteri, sono entrati verso l'una di notte nel Sud della Striscia dal transito di Kisufim e si sono diretti verso Khan Yunes, principale città del Sud della Striscia e una delle roccaforti di Hamas. Qui un bombardamento aereo ha distrutto l'abitazione di Mohammed al-Senwar, un leader di Hamas ritenuto coinvolto del rapimento del soldato israeliano Gilat Shalit nel 2006, ma non ha fatto vittime. Nello stesso tempo caccia israeliani hanno bombardato in due riprese Rafah, colpendo una casa e un presunto tunnel per il contrabbando di armi. I miliziani di Hamas, da parte loro, hanno risposto all'intensificazione dell'offensiva di terra lanciando in mattinata una dozzina di razzi verso le città di Ashqelon e Ashdod e nelle aree limitrofe, ma non ci sono state vittime.
Come annunciato a Gerusalemme, le forze armate israeliane sospenderanno le ostilità nella striscia di Gaza, dalle 13:00 alle 16:00 locali per consentire l'afflusso di aiuti umanitari alla popolazione palestinese. In Cisgiordania, invece, sempre stamani un palestinese che aveva cercato di appiccare il fuoco a una stazione di benzina nell'insediamento urbano di Maalé Adumim, a Est di Gerusalemme, é stato ucciso da militari. Il principio di incendio è stato domato e un inserviente della stazione è stato ricoverato in ospedale per ustioni. Prosegue intanto anche l'attività diplomatica nella regione e stamani è arrivata al Cairo la delegazione del governo israeliano invitata dal presidente egiziano, Hosni Mubarak, per negoziare con l'Egitto e con i palestinesi un eventuale cessate il fuoco.
L'aumento del numero delle aggressioni israeliani ha portato come risultato, fino ad oggi, a 763 palestinesi uccisi dall'inizio dell'offensiva israeliana nella striscia di Gaza, secondo il responsabile dei servizi di pronto soccorso palestinesi nell'area, Muawiya Hassanein. Negli odierni combattimenti, secondo fonti ospedaliere, più di una ventina di palestinesi, tra i quali anche donne e bambini, sono stati uccisi.
Il 12/mo giorno dell'operazione militare israeliana 'Piombo Fuso' e il sesto dell'offensiva di terra contro la Striscia di Gaza si è aperto con uno scambio di fuoco alla frontiera libano-israeliana, ma le autorità dello Stato ebraico non sembrano preoccupate più di tanto. In Israele, infatti, si ritiene che a sparare i razzi sia stato un gruppo palestinese con il consenso, però, degli Hezbollah. Stamani, sia Hezbollah sia Hamas in Libano hanno negato ogni coinvolgimento con il lancio di razzi mentre Anwar Raja, portavoce del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina-Comando Generale, ha detto alla Tv araba al Jazira che il suo gruppo, che ha il quartier generale in Siria, "non conferma né smentisce" un suo eventuale ruolo.
Da parte sua, l'Unifil (la forza dell'Onu dispiegata nel Sud del Libano) – come ha riferito all'ANSA il portavoce Andrea Tenenti – ha intensificato i pattugliamenti nella sua area di operazioni in cooperazione con l'esercito libanese per prevenire ulteriori incidenti. In mattinata si sono udite altre esplosioni in Alta Galilea, suscitando il timore di un nuovo lancio di razzi dal Sud Libano, ma erano state causate da caccia israeliani che avevano superato il muro del suono. La scorsa notte, intanto, l'esercito israeliano (Tsahal) ha intensificato l'offensiva contro la Striscia di Gaza inviando decine di carri armati nel Sud del territorio palestinese e l'aviazione ha compiuto raid contro la città di Rafah, vicino al confine con l'Egitto. Decine di carri armati, appoggiati da elicotteri, sono entrati verso l'una di notte nel Sud della Striscia dal transito di Kisufim e si sono diretti verso Khan Yunes, principale città del Sud della Striscia e una delle roccaforti di Hamas. Qui un bombardamento aereo ha distrutto l'abitazione di Mohammed al-Senwar, un leader di Hamas ritenuto coinvolto del rapimento del soldato israeliano Gilat Shalit nel 2006, ma non ha fatto vittime. Nello stesso tempo caccia israeliani hanno bombardato in due riprese Rafah, colpendo una casa e un presunto tunnel per il contrabbando di armi. I miliziani di Hamas, da parte loro, hanno risposto all'intensificazione dell'offensiva di terra lanciando in mattinata una dozzina di razzi verso le città di Ashqelon e Ashdod e nelle aree limitrofe, ma non ci sono state vittime.
Come annunciato a Gerusalemme, le forze armate israeliane sospenderanno le ostilità nella striscia di Gaza, dalle 13:00 alle 16:00 locali per consentire l'afflusso di aiuti umanitari alla popolazione palestinese. In Cisgiordania, invece, sempre stamani un palestinese che aveva cercato di appiccare il fuoco a una stazione di benzina nell'insediamento urbano di Maalé Adumim, a Est di Gerusalemme, é stato ucciso da militari. Il principio di incendio è stato domato e un inserviente della stazione è stato ricoverato in ospedale per ustioni. Prosegue intanto anche l'attività diplomatica nella regione e stamani è arrivata al Cairo la delegazione del governo israeliano invitata dal presidente egiziano, Hosni Mubarak, per negoziare con l'Egitto e con i palestinesi un eventuale cessate il fuoco.