ROMA. Maurizio Gasparri attacca la misura di riforma delle banche popolari: “L’attacco alle banche Popolari va respinto. Ci sono in Parlamento tutte le condizioni per impedire una manovra sbagliata contro gli istituti di credito del territorio, quelli più vicini alle piccole imprese e alle famiglie. Il decreto di Renzi non aveva i presupposti di necessità e di urgenza ed è gravissimo sia stato firmato nonostante i nostri appelli. La discussione parlamentare deve essere approfondita e non si può pensare di strangolarla con il voto di fiducia. L’accoppiata decreto-fiducia su una materia di questo tipo – accusa il vicepresidente FI del Senato – è una provocazione intollerabile”.
“Renzi dice che bisogna fare chiarezza sul credito? Ci parli piuttosto – dice ancora Gasparri – di speculazioni che qualcuno, a conoscenza del provvedimento, avrebbe potuto attuare. La Consob ha avviato delle verifiche e si fanno anche nomi di persone a lui molto vicine. E’ una vicenda grigia, dei cui contorni dovremo parlare anche in occasione della discussione sul provvedimento. Migliorare la qualità del nostro sistema creditizio è un dovere, ma vanno respinte anche alcune affermazioni provenienti dalla Banca d’Italia. Quella Banca d’Italia che ha chiuso gli occhi di fronte al disastro del Monte dei Paschi di Siena. Come hanno vigilato in quella occasione? Parla l’istituto che si sottrae anche al rispetto dei tetti degli stipendi per la pubblica amministrazione. Visco – incalza – guadagna cifre colossali e irride alle norme che sono state varate, ammantandosi di una presunta autonomia della Banca d’Italia. Di tutte queste cose dobbiamo discutere, e lo faremo a partire da questo decreto che, così com’è, non può passare”.