ROMA. Federcontribuenti: “La tragedia sul ponte Morandi di Genova ha generato una psicosi tra i cittadini scatenando la caccia al ponte pericolante. Al via in tutta Italia una campagna di monitoraggio delle opere pubbliche”.
La nostra rete autostradale è stata percorsa più dagli scandali che dalle automobili: ”rifiuti pericolosi interrati, mazzette e spreco di denaro pubblico, l’interesse dei clan con scambio di potere e consenso politico ma, queste 43 vittime sacrificali hanno scoperchiato il vaso di Pandora ed è tempo di tirare le redini di una carovana fuori dai cardini della coscienza e della responsabilità civile e politica”.
La Federcontribuenti: ”iniziamo con lo scrivere nel registro degli indagati i responsabili dell’ultimo cantiere di quel tratto autostradale; partiamo da un punto preciso e snodiamo il gomitolo oscuro”.
Ponti, viadotti, rete ferroviaria, strade e quartieri che franano nelle città, cosa fare?
Da un lato l’esigenza di nuove infrastrutture, dall’altro l’obbligo di mantenere in sicurezza le opere esistenti: ”ogni volta impieghiamo milioni di euro per delle consulenze su opere inutili, dannose e pericolose come ad esempio il ponte sullo Stretto, o la Tap per citarne due mentre deleghiamo fino a dimenticarcene la manutenzione o l’ammodernamento delle opere esistenti. Accade perchè invece di ragionare e riflettere preferiamo correre urlando locuzioni a vanvera”. Il progresso non va fermato ma occorre dare un taglio allo spreco di denaro pubblico impiegato in progetti che non hanno interesse strategico e nazionale.
La vergogna dei sub appalti.
Le concessionarie autostradali appaltano i lavori a società del loro stesso gruppo le quali poi li subappaltano con ribassi consistenti. ”C’è da chiedersi perchè sub appaltano, evidentemente il margine di guadagno è molto più alto”.
Società senza dipendenti arraffano fino al 40% dei fondi destinati alla manutenzione senza infilare un chiodo per poi subappaltare il lavoro ad una vera impresa costretta a lavorare con un budget inferiore che si traduce in materie prime scadenti e assenza di sicurezza sui luoghi di lavoro come bassi salari”.
Le case intrappolate nella zona rossa di Genova e i mutui da onorare.
”Chiunque stipuli un mutuo stipula anche una polizza assicurativa e nel caso di mutui per l’acquisto di una abitazione oltre a verificare le garanzie dell’acquirente in tema di reddito verificano anche l’immobile per cui, la banca è altrettanto responsabile dell’agibilità e sicurezza dell’immobile finanziato nella sua forma originaria. La Federcontribuenti si rende quindi disponibile a quanti si troveranno nei mesi a venire in difficoltà”.
Anagrafe delle opere pubbliche.
”In questo senso è utilissimo il lavoro svolto dalle associazioni locali che possono e devono contribuire al monitoraggio delle opere pubbliche presenti sul territorio locale fermo restando che tutte le autorità devono attivarsi nell’immediatezza della singola segnalazione. Dobbiamo pur dare un senso a tutti i soldi pubblici impiegati per tenere in vita tante diverse autorità così slegate tra loro”.
In conclusione la Federcontribuenti ci tiene a far conoscere il proprio stupore nel constatare la presenza di abitazioni nuove e libere messe subito a disposizione dei cittadini costretti a lasciare la propria casa in quel di Genova: ”ogni comune dovrebbe poter disporre di appartamenti liberi e in buono stato per far fronte a tragedie che, purtroppo, capitano sempre più spesso in una Italia mai così fragile e povera di forze e idee”.