PECHINO. Le autorità cinesi si preparano a fronteggiare eventuali situazioni di vera e propria emergenza da inquinamento durante le Olimpiadi, dall'8 al 24 agosto. Lo si legge oggi sul sito ufficiale del ministero per la Protezione ambientale. Il piano messo a punto si chiama 'Misure d'emergenza di controllo dell'inquinamento durante le Olimpiadi e Paralimpiadi in condizioni atmosferiche estremamente sfavorevoli". Nella capitale, dove l'attività delle fabbriche è già stata limitata da mesi, sarebbero chiusi altri 105 impianti, tra centrali elettriche e aziende produttive. Sarebbero inoltre fatti fermare ancora "più veicoli", dopo che, dal 20 luglio, é stata introdotta la circolazione a targhe alterne. A Tianjin, città protagonista della forte espansione economica di questi anni, sarebbero chiuse 56 centrali elettriche alimentate a carbone, oltre a diverse altre fabbriche, e anche qui verrebbe introdotta la circolazione a targhe alterne. Se applicato, il piano d'emergenza potrebbe essere revocato solo dopo 48 ore se le autorità addette ai controlli confermassero che il pericolo è passato.