KABUL. E’ ancora in corso l’inchiesta dei servizi di informazione afghani sulla vicenda delle armi rinvenute nell’ospedale di Emergency a Lashkar-Gah (Helmand). Lo ha dichiarato il portavoce del ministero dell’Interno a Kabul, Zamaray Bashary, secondo il quale non si puo’ fare alcuna ipotesi sugli sviluppi della vicenda.
Gli italiani di Emergency non hanno confessato nulla. Lo chiarisce il portavoce della provincia di Helmand, smentendo alcuni passaggi delle dichiarazioni fatte ieri al quotidiano britannico The Times sulla presunta confessione dei tre italiani di Emergency arrestati con l’accusa di avere partecipato a un complotto per l’assassinio del governatore provinciale. Contattato dal Giornale, Daoud Ahmadi, ha spiegato: “Non ho mai accusato gli italiani di Emergency di essere in combutta con al Qaida. Ho solo detto che Marco (il chirurgo dell’ong, ndr) stava collaborando e rispondendo alle domande”.