Questo il risultato del lavoro delle regioni interessate
SIENA. La volontà politica delle tre regioni interessate vuole che la E/78 Fano-Grosseto, nota anche come Due Mari, sia completata con il ricorso al Contratto di disponibilità che consentirà la realizzazione a carico del soggetto privato. Una volta terminata l’infrastruttura di 270 km (di cui 111 in esercizio e 16 in fase di ultimazione), sarà consegnata allo Stato che la pagherà in 45 anni attraverso la fiscalità differita: in soldoni, pedaggio per tutti senza caselli alle uscite e con tariffe differenziate per residenti e lavoratori. E’ quanto risulta dalla presentazione dell’11 febbraio a Perugia della società pubblica di progetto, tra le Regioni Marche, Toscana e Umbria deputata alla realizzazione dell’infrastruttura. E’ stato indicato, come termine dei lavori, l’anno 2022.
LA E 78 è stata inserita dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tra le Grandi opere prioritarie a godere dei benefici fiscali previsti dalla recente normativa, che saranno formalizzati nelle prossime sedute del Cipe. E’ stata considerata nella rete transeuropea di trasporto Ten-T (aperto lo scorso 28 novembre nell’ambito del Multi Annual Call 2012/2013) che consente la possibilità di accedere ai fondi strutturali europei (Bei). La scadenza per la partecipazione al bando (previsto un budget complessivo di 250 mln di euro), ad opera delle Regioni riunite nella società pubblica di progetto, e’ per il 26 marzo: per questo le regioni si sono attivate rapidamente per non perdere forse l’ultimo treno utile per il completamento dell’opera.
”Il meccanismo originale con cui l’opera sarà realizzata – ha sottolineato il presidente delle Marche, Gian Mario Spacca – rispecchia in pieno la cultura di questi territori, da sempre ispirati alla concretezza. Per le Marche, poi, la Fano Grosseto riveste un significato particolare, perché consente di rafforzare la crescita del territorio in collaborazione con Regioni culturalmente a noi molto vicine: un processo, quindi, di sviluppo interregionale fondamentale anche per rafforzare i nostri rapporti con l’Europa”. Per la Regione Marche, inoltre, un dato altrettanto significativo e’ che l’eventuale pedaggio sarà modulato in maniera tale da salvaguardare le utenze di pendolari e cittadini dei relativi territori. ”Il meccanismo del pedaggio – ha spiegato Spacca – sarà costruito con esenzioni o tariffe agevolate per residenti e pendolari. Quanto alla paventata chiusura degli svincoli della superstrada oggi esistenti, con la contestuale apertura di nuovi caselli, nulla di più falso, gli attuali svincoli saranno infatti tutti mantenuti e non saranno costruiti caselli”.