Per l'associazione le organizzazioni sono indisponibili alla trattativa
ROMA.Intorno alle 14 Sileoni (Fabi) ha annunciato la rottura delle trattative con l’Abi ed ha parlato di uno sciopero da attuarsi a gennaio. L’Abi ha emesso un comunicato in cui dichiara che “Nel corso della riunione odierna sul rinnovo del contratto dei bancari, ABI ha ripercorso i cambiamenti strutturali che il settore sta attraversando e ha ribadito la volontà di discutere di salvaguardia del potere d’acquisto e trovare soluzioni innovative che diano prospettive di sostenibilita’ alle banche ed ai lavoratori. L’anacronistica indisponibilità dei sindacati a valutare positivamente tali aperture ha portato all’attuale situazione di stallo”.
“In particolare – sottolinea ABI – il ciclo economico con la prolungata contrazione del PIL, i profondi cambiamenti normativi e di supervisione, le significative variazioni dei comportamenti dei clienti e l’evoluzione della componente tecnologica pongono le banche di fronte ad un cambiamento strutturale che caratterizzera’ il breve, il medio e il lungo periodo riflettendosi sui modelli organizzativi e di business. Un contesto che segnerà la capacità futura delle banche italiane di continuare ad essere competitive e misurarsi sui mercati, continuando a garantire il sostegno alle imprese ed alle famiglie. ABI, quindi, ha confermato la volontà di continuare a confrontarsi a tutto campo con i sindacati senza alcun intento strumentale ma con l’esigenza di adeguare il settore a scenari nuovi e profondamente diversi”.