ROMA. ”Deve indubbiamente far riflettere il fatto che due detenuti condannati all’ergastolo per omicidio risultano evasi dal carcere romano di Rebibbia, dove non hanno fatto rientro domenica scorsa, giorno conclusivo di un permesso premio dieci giorni che sarebbe stato loro concesso dal Tribunale di sorveglianza di Roma per il periodo delle festivita’ pasquali. Sia chiaro: le misure alternative alla detenzione servono nel percorso di reinserimento sociale non deviante, anche nei confronti di quei (pochi) soggetti con numerose esperienze penitenziarie che riescono a ottenere l’applicazione di una forma di esecuzione della pena di carattere extra-carcerario”. Lo afferma Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria