Tra di essi Alessandro Profumo e Federico Ghizzoni
BARI. La procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per 16 dirigenti e manager di Unicredit (tra di essi anche l’AD Federico Ghizzoni e il suo predecessore Alessandro Profumo, ora presidente di Mps), con l’accusa di bancarotta fraudolenta. L’udienza preliminare non è ancora stata fissata.
La questione riguarda la società barese Divania: secondo l’accusa i vertici della banca hanno ingannato il proprietario dell’azienda, Francesco Parisi, inducendolo a sottoscrivere 203 contratti derivati che, in pochi anni, hanno portato la società al dissesto e al fallimento. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2000 e il 2005. I vertici di Unicredit – secondo l’accusa – hanno indotto Parisi a “compiere operazioni dolose a seguito delle quali la società veniva esposta a rischi di perdite potenzialmente illimitate (per 15 milioni di euro, ndr) e dal compimento delle quali derivava il dissesto della società che successivamente (nel 2011, ndr) falliva”.