CAPE CANAVERAL. E' decollato nella notte diretto alla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) lo shuttle Discovery. Un decollo perfetto che ha fatto dimenticare il mese di ritardo sul calendario precedentemente fissato causato da disguidi tecnici. Il Discovery – che rimarra' nello spazio 13 giorni – ha il compito di portare l'ultimo pezzo che servira' al completamento dei pannelli solari, in grado di fornire energia sufficiente al raddoppio degli 'abitanti' nella stazione orbitante. Decisamente spettacolare l'inizio missione: i potenti motori dello shuttle hanno rischiarato l'oscurita' della notte senza nubi del cielo del Kennedy Space Center a Cape Canaveral, in Florida. E dopo 8 minuti e mezzo circa, il Discovery, con i suoi 7 astronauti a bordo guidati dal capitano Lee Archambault, era gia' in orbita. "Tutto ha funzionato perfettamente", hanno fatto sapere i tecnici addetti al controllo della missione, nel Centro Spaziale Johnson a Houston, in Texas, poco prima che la navicella entrasse nell'orbita terrestre. Due minuti e cinque secondi dopo il decollo, il razzi propulsori che lo avevano lanciato nello spazio sono caduti nell'Oceano Atlantico. Lo shuttle, che orbitera' intorno alla terra a oltre 28.000 chilometri all'ora, per 8 giorni rimarra' alloggiato alla Stazione Spaziale che, dopo quasi dieci anni di lavoro, e' ormai quasi conclusa. Attualmente sono tre gli astronauti che vivono in orbita, a quasi 400 chilometri dalla superficie terrestre; ma l'obiettivo e' raddoppiare l'equipaggio a partire da maggio. Lo consentira' proprio il Discovery, che trasporta il quarto e ultimo componente dei pannelli solari che aumenteranno la somministrazione di energia del complesso.