Lo ha detto Monica Barni, assessore all'università
FIRENZE. Continua il confronto tra Regione, DSU, Università e delegati degli studenti per trovare soluzione ai problemi innestati dalla nuova normativa nazionale per l’accesso ai servizi del diritto allo studio universitario. Sono 13mila attualmente gli studenti che ne usufruiscono in Toscana, 995 quelli esclusi per aver presentato situazioni finanziarie e patrimoniali oltre i livelli previsti.
“Siamo consapevoli della necessità un innalzamento dei finanziamenti previsti per il diritto allo studio nella coscienza della loro inadeguatezza – sostiene la vicepresidente e assessore all’università Monica Barni – e stiamo anche lavorando al tavolo ministeriale per trovare correttivi alla normativa vigente. La Regione Toscana, per parte sua, aveva già innalzato la soglia Isee da 19mila a 20mila euro. Oltre a questo, stiamo lavorando per costruire pacchetti di servizi aggiuntivi per sostenere gli studenti bisognosi che oggi sono fuori dai benefici dei servizi del diritto allo studio. In particolare siamo disposti a valutare insieme al DSU e alle Università interventi integrativi sulle spese per i trasporti pubblici, le mense ed eventualmente, per i fuori sede, un contributo per gli affitti”.
La vicepresidente Barni ha garantito anche una richiesta ai Comuni sede di università per creare una rete di attenzione sul problema della casa, dato che sia pure in costante aumento, i letti nelle residenze universitarie non sono ancora sufficienti. “Porteremo sul tavolo nazionale le nostre proposte come possibile elemento di riferimento generale, ma è ovvio che il problema non lo si risolve se non treveremo disponibilità a livello ministeriale sulle risorse a disposizione” ha concluso.