Oggi avrebbe compiuto 50 anni
“Non ho mai provocato nessuno: faccio solo il mio lavoro”. Si raccontava così Moana Pozzi, pornostar, attrice e showgirl, morta il 15 settembre 1994 a Lione. Se non fosse stata stroncata da un tumore al fegato, Anna Moana Rosa Pozzi, questo il suo nome completo, oggi avrebbe compiuto 50 anni. Un personaggio avvolto da un alone di leggenda, per il successo, per la capacità di uscire dal ‘recinto’ del porno, per i presunti misteri della sua morte.
L’ultima produzione che l’ha vista, indirettamente, protagonista è stata la miniserie di Sky sulla sua vita, interpretata nel 2009 da Violante Placido, e proprio la televisione l’ha consacrata al di fuori del circuito del porno, molte le sue apparizioni in programmi di varie reti, fino alla sua imitazione da parte di Sabina Guzzanti ad ‘Avanzi’.
L’mbiguità di Moana comincia fin dal nome, che è stato interpretato come una deformazione dell’inglese ‘to moan’ ovvero ‘lamentarsi’, ‘gemere’ mentre invece è un’espresione polinesiana che significa “il posto dove il mare è più profondo”. Uno nome poetico, scelto dai suoi cattolicissimi genitori quando venne alla luce, il 27 aprile 1961 a Genova.
Moana Pozzi, allieva di un istituto delle suore Marie Pie e Scolopie, frequentò il liceo scientifico e studiò per sei anni chitarra classica in conservatorio. A diciotto anni cominciò a partecipare a concorsi di bellezza e si trasferì a Roma per frequentare gli ambienti del cinema. Comincia la sua carriera nel porno. Nel 1981 partecipa a ‘Tip Tap 2’, trasmissione di RaiDue per ragazzi. Seguono negli anni successivi particine in film non di genere: impersona una ragazza che esce nuda da una vasca in ‘Borotalco’ di Carlo Verdone e fa anche qualche posa in ‘Ginger e Fred’ di Federico Fellini.