Pare che a causare il cedimento della struttura siano state le infiltrazioni delle ultime piogge
Roma- (Adnkronos) – E’ crollata a Pompei la Domus dei Gladiatori. La splendida costruzione con affreschi alle pareti e con un mosaico all’ingresso è venuta giù di ”mattina presto – spiegano i custodi – è crollato prima il muro della Domus e poi, data la pesantezza del soffitto che era in cemento armato, è crollata l’intera Domus dei Gladiatori”. A minare la struttura sarebbero state le infiltrazioni d’acqua. Intanto l’area è stata transennata e l’accesso vietato. La Domus, infatti, si trova su una delle vie più percorse dai turisti, via dell’Abbondanza. La scuola d’armi degli antichi combattenti era ”in attesa di essere ristrutturata”, spiega il sindaco di Pompei, Claudio D’Alessio, il cedimento dell’edificio è un crollo annunciato: ”Succede quando non c’è la dovuta attenzione e cura” per un patrimonio secolare che andrebbe “preservato da ogni tipo di sollecitazione, anche atmosferica”. ”In passato – denuncia il sindaco – sono stati persi molti fondi, che non venivano utilizzati, e non sono state avviate le procedure per il restauro”. Dal Quirinale arrivano parole dure. ”Quello che è accaduto a Pompei dobbiamo sentirlo tutti come una vergogna per l’Italia“, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. ”Chi ha da dare delle spiegazioni – ha aggiunto il capo dello Stato – non si sottragga al dovere di darle al più presto. E senza ipocrisie“. Sul grave danno è intervenuto anche il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi lamentando la mancanza di fondi adeguati a preservare ”un immenso patrimonio storico artistico di cui disponiamo”. ”Quanto è accaduto – sottolinea il ministro – ripropone la necessità di disporre di risorse per provvedere a quella manutenzione ordinaria che è necessaria”. Quanto all’impatto del danno, secondo Bondi ha ”interessato le murature verticali Schola Armaturarum che erano state ricostruite negli anni Cinquanta, mentre parrebbe essersi conservata la parte più bassa, la parte cioè che ospita le decorazioni affrescate, che quindi si ritiene che potrebbero essere recuperate”.