130mila correntisti presto sbugiardati dai giornali
ROMA. Due milioni e mezzo di documenti rivelano i conti segreti e le transazioni nascoste di 130 mila correntistidi oltre170 Paesi i cui nomi stanno per essere diffusi da 38 testate di tutto il mondo.
A svelare i segreti dei paradisi fiscali, un’inchiesta dell’International Consortium of Investigative Journalists (Icij) di Washington, che, dopo aver ricevuto per posta cd contenenti 260 gigabytes di dati, li ha trasmessi ai media partner mesi fa. Da allora circa 80 giornalisti esaminano l’impressionante massa di documenti e oggi hanno reso noti i primi risultati.
I documenti – contratti, fax, copie di passaporti, mail, corrispondenza bancaria – provengono da due società specializzate in domiciliazioni offshore: Commonwealth Trust Limited, delle Isole Vergini britanniche e Portcullis Trustnet, con base a Singapore, operativa alle Isole Cayman, Isole Cook e Samoa. Riguardano in totale 122.000 società e trust, 12.000 intermediari finanziari e 130.000 privati. Gli ‘Offshore Leaks’, come sono stati denominati dai media che partecipano all’inchiesta, contengono una quantità di informazioni superiore a tutte le fughe di dati bancari degli ultimi anni verso la Germania o la Francia, venti volte maggiore di quella messa in rete da Wikileaks nel 2010. Una prima “vittima” eccellente si registra in Francia, già sotto i riflettori per lo scandalo Cahuzac.
In Svizzera tre giornalisti di ‘Matin Dimanche’ e ‘SonntagsZeitung’ lavorano sui documenti da dicembre. Secondo i due domenicali, nella vicenda sarebbero implicate 300 privati e 70 società in tutta la Svizzera, compresa Lugano. Fra questi una ventina di banche e numerosi intermediari finanziari che hanno aperto società offshores per nascondere i conti di clienti stranieri. (Fonte Adnkronos)
A svelare i segreti dei paradisi fiscali, un’inchiesta dell’International Consortium of Investigative Journalists (Icij) di Washington, che, dopo aver ricevuto per posta cd contenenti 260 gigabytes di dati, li ha trasmessi ai media partner mesi fa. Da allora circa 80 giornalisti esaminano l’impressionante massa di documenti e oggi hanno reso noti i primi risultati.
I documenti – contratti, fax, copie di passaporti, mail, corrispondenza bancaria – provengono da due società specializzate in domiciliazioni offshore: Commonwealth Trust Limited, delle Isole Vergini britanniche e Portcullis Trustnet, con base a Singapore, operativa alle Isole Cayman, Isole Cook e Samoa. Riguardano in totale 122.000 società e trust, 12.000 intermediari finanziari e 130.000 privati. Gli ‘Offshore Leaks’, come sono stati denominati dai media che partecipano all’inchiesta, contengono una quantità di informazioni superiore a tutte le fughe di dati bancari degli ultimi anni verso la Germania o la Francia, venti volte maggiore di quella messa in rete da Wikileaks nel 2010. Una prima “vittima” eccellente si registra in Francia, già sotto i riflettori per lo scandalo Cahuzac.
In Svizzera tre giornalisti di ‘Matin Dimanche’ e ‘SonntagsZeitung’ lavorano sui documenti da dicembre. Secondo i due domenicali, nella vicenda sarebbero implicate 300 privati e 70 società in tutta la Svizzera, compresa Lugano. Fra questi una ventina di banche e numerosi intermediari finanziari che hanno aperto società offshores per nascondere i conti di clienti stranieri. (Fonte Adnkronos)