Convocata per oggi un'altra sessione per dirimere la questione
NEW YORK. (Adnkronos/Dpa) – Per il secondo giorno consecutivo, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha concluso la sua sessione senza aver raggiunto un accordo sulla linea da seguire di fronte alla repressione in Siria. “Sfortunatamente non è stato possibile un accordo finale tra i membri del Consiglio di Sicurezza, non è stato raggiunto il necessario equilibro”, ha dichiarato Vitaly Churkin, che al Palazzo di Vetro rappresenta la Russia che si oppone ad ogni posizione forte nei confronti di Damasco. Lo stesso Churkin ha spiegato che, dopo essersi consultati con i propri governi, lui e i suoi colleghi torneranno a riunirsi oggi. Un diplomatico tedesco ha detto che alcuni stati membri presenteranno una bozza che sarà alla base della discussione alla prossima sessione. Hardeep Singh Puri, l’ambasciatore dell’India che è il presidente di turno del Consiglio, ha spiegato che la discussione tra i 15 membri è stata “robusta, molto franca” e che tutti paesi hanno espresso “chiare posizioni”.
Ha detto poi che sono due i paesi che si oppongono ad una risoluzione – non ha fatto i nomi, ma è noto che si tratta di Russia e Cina – ed un terzo, il Libano, non vuole neanche una dichiarazione di condanna. “Comunque, un modo per procedere deve essere trovato e dobbiamo andare ad un voto – ha concluso l’ambasciatore indiano – il Consiglio deve mandare un messaggio per calmare la situazione e non esacerbarla”.