ROMA. La recessione avra' conseguenze sui posti di lavoro "piu' contenute che nel 1993 grazie alla minor sovraoccupazione": nel biennio 2009-2010 le unita' di lavoro a tempo pieno calano del 2,8% (compresi i cassa integrati) per un tasso di disoccupazione che nel 2010 salira' al 9% analogo a quello del 2001 contro il minimo del 2007 quando era al 6,1%. Lo stima il Centro studi Confindustria nei suoi scenari economici aggiornati. "Il numero di persone che davvero perdera' il posto di lavoro sara' molto inferiore a quanto indicato dalle unita' di contabilita' nazionale – spiega il Csc -: 507mila (2,2%) contro 867mila (2,8%) perche' i dipendenti in cassa integrazione conservano formalmente il rapporto di impiego". Il direttore del Centro studi Luca Paolazzi spiega che "c'e' molta meno sovraoccupazione rispetto alla crisi del 1993. Gli attuali occupati sono quelli che alle aziende servono effettivamente. Non e' un caso la richiesta di maggior ricorso alla Cig: serve a non licenziare perche' sono lavoratori che sono utili alle imprese e torneranno ad esserlo quando ci sara' la ripresa".