ROMA. Le vendite al dettaglio a marzo sono diminuite del 5,2% rispetto a marzo 2008, mentre sono cresciute dello 0,1% rispetto a febbraio. Lo rileva l'Istat sottolineando che la diminuzione tendenziale è la peggiore dal '97 (dalle nuove serie storiche) e che per una parte e' dovuta al fatto che a marzo sono mancate rispetto all'anno scorso le festività pasquali.
Nel primo trimestre dell'anno il totale delle vendite ha perso il 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2008 e lo 0,9% rispetto all'ultimo trimestre del 2008. La riduzione ha penalizzato soprattutto le imprese operanti su piccole superfici (-5,4%) ma hanno segnato il passo anche nella grande distribuzione (-4,8%), tradizionalmente meno colpita dalla riduzione degli acquisti. Le vendite sono scese prevalentemente per gli alimentari (-5,6% a marzo rispetto a un anno prima) ma anche per i non alimentari (-5,1% tendenziale). Nella grande distribuzione le vendite sono diminuite sia per i prodotti alimentari (-5%) sia per i prodotti non alimentari (-4,6%). Nelle imprese operanti su piccole superfici, hanno perso soprattutto gli alimentari (-6,6%) mentre i non alimentari hanno segnato un -5,2%.
Nel comparto non alimentare hanno registrato riduzioni tutti i gruppi di prodotti. Le diminuzioni di maggior entità hanno riguardato il settore utensileria per la casa e ferramenta (-7,6%) e giocattoli, sport e campeggio (-6,5%). Un calo più contenuto è stato registrato dai prodotti farmaceutici (-2%) e dai supporti magnetici e strumenti musicali (-1,9%). L'abbigliamento e la pellicceria hanno segnato un -6,1% tendenziale, di poco inferiore a quello delle calzature e degli articoli di cuoio (-6,3%).
Nel primo trimestre dell'anno il totale delle vendite ha perso il 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2008 e lo 0,9% rispetto all'ultimo trimestre del 2008. La riduzione ha penalizzato soprattutto le imprese operanti su piccole superfici (-5,4%) ma hanno segnato il passo anche nella grande distribuzione (-4,8%), tradizionalmente meno colpita dalla riduzione degli acquisti. Le vendite sono scese prevalentemente per gli alimentari (-5,6% a marzo rispetto a un anno prima) ma anche per i non alimentari (-5,1% tendenziale). Nella grande distribuzione le vendite sono diminuite sia per i prodotti alimentari (-5%) sia per i prodotti non alimentari (-4,6%). Nelle imprese operanti su piccole superfici, hanno perso soprattutto gli alimentari (-6,6%) mentre i non alimentari hanno segnato un -5,2%.
Nel comparto non alimentare hanno registrato riduzioni tutti i gruppi di prodotti. Le diminuzioni di maggior entità hanno riguardato il settore utensileria per la casa e ferramenta (-7,6%) e giocattoli, sport e campeggio (-6,5%). Un calo più contenuto è stato registrato dai prodotti farmaceutici (-2%) e dai supporti magnetici e strumenti musicali (-1,9%). L'abbigliamento e la pellicceria hanno segnato un -6,1% tendenziale, di poco inferiore a quello delle calzature e degli articoli di cuoio (-6,3%).