La stampa locale sostiene che i giochi siano già fatti
SIENA. A Mantova, la locale Gazzetta conferma che il piano di esternalizzazione di MPS sta viaggiando a tutta forza verso la realizzazione auspicata dal Tandem. Scrive Gabriele De Stefani: “Divisione attività amministrative, contabili e ausiliarie” ed è il primo passo concreto verso l’uscita dal perimetro dell’istituto dei 2.380 dipendenti di Montepaschi, 380 dei quali mantovani, destinati all’esternalizzazione. La comunicazione della banca è arrivata martedì a Siena, nel secondo incontro con i sindacati dopo la ripresa delle trattative: il personale del consorzio e degli altri uffici coinvolti nel piano di riorganizzazione confluisce nel nuovo ramo d’azienda. Succederà nel giro di pochi giorni e senza immediate conseguenze su stipendi e funzioni, ma con uno sbocco già definito: in sostanza i dipendenti da esternalizzare vengono accorpati in un’unica scatola organizzativa per poi essere trasferiti a pacchetto al futuro partner. Il timore dei sindacati è che già nelle prossime ore possa arrivare la comunicazione della cessione del ramo d’azienda appena creato. Non a caso ieri l’amministratore delegato Fabrizio Viola, pur precisando che «le esternalizzazioni non sono licenziamenti» e che «la banca si augura che il risanamento della banca possa essere condiviso con i sindacati», ha ribadito alcuni punti fermi. Primo fra tutti che i tagli non sono in discussione, semmai si può ragionare su come realizzarli: «Siamo in grado di fare tutto ciò che è scritto nel piano industriale – ha scandito – abbiamo tutto l’interesse che questi lavoratori vadano a un partner solido e in grado di assicurarci servizi di qualità. E la ristrutturazione si farà senza guardare la carta geografica» dunque senza fare figli (a Siena) e figliastri (nel resto d’Italia).
Interessante anche il giudizio del nuovo responsabile d’area sulla trimestrale firmata dall’Amministratore Delegato Fabrizio Viola:«È una trimestrale con luci e ombre – commenta Elfo Bartalucci, responsabile area Lombardia sud-Emilia Romagna che ha sede in città – le ombre sono legate all’andamento generale del settore bancario e alla svalutazione degli avviamenti, che quanto meno mette un punto e consente di ripartire su nuove basi. Però vedo anche delle luci: il ritorno all’utile operativo, l’aumento della raccolta diretta che è un segno di fiducia dei clienti e i benefici dal calo dello spread, importantissimi per una banca come la nostra, piena di titoli di Stato. Le parole di Viola sul piano industriale? L’ad è molto schietto. Il tempo stringe».
Interessante anche il giudizio del nuovo responsabile d’area sulla trimestrale firmata dall’Amministratore Delegato Fabrizio Viola:«È una trimestrale con luci e ombre – commenta Elfo Bartalucci, responsabile area Lombardia sud-Emilia Romagna che ha sede in città – le ombre sono legate all’andamento generale del settore bancario e alla svalutazione degli avviamenti, che quanto meno mette un punto e consente di ripartire su nuove basi. Però vedo anche delle luci: il ritorno all’utile operativo, l’aumento della raccolta diretta che è un segno di fiducia dei clienti e i benefici dal calo dello spread, importantissimi per una banca come la nostra, piena di titoli di Stato. Le parole di Viola sul piano industriale? L’ad è molto schietto. Il tempo stringe».