Chieste le dimissioni del ministro. Lettera al Governo e a Napolitano
Alla base dell’esposto e dell’appello del Codacons, l’operato del Ministro relativamente allo scandalo Mps e alle informazioni rese sulla questione all’Unione Europea. L’associazione sottolinea in particolare le rappresentazioni non veritiere alla Commissione Europea nella procedura di Aiuti di Stato di MPS, come emerge dalla lettera di risposta inviata dal Commissario Almunia in data 16 luglio 2013 al ministro Saccomanni, accusato tra l’altro di fornire stime “gonfiate”.
Grave poi il conflitto d’interessi in relazione alle responsabilità del ministro in quanto direttore generale e membro del Direttorio, per le rappresentazioni non corrette fornite dalla Banca d’Italia al momento dell’attivazione nel giugno 2012 della procedura di Aiuti di Stato, successivamente avallate da Saccomanni non appena divenuto ministro. Il Codacons denuncia inoltre il mancato esercizio dell’obbligo di tutela (duty of care) verso i contribuenti, che hanno corrisposto quattro miliardi di aiuti di Stato a MPS, e le responsabilità emerse successivamente alla nomina a ministro dell’Economia sia su MPS, soggetta a vigilanza della Banca d’Italia di cui Fabrizio Saccomanni era direttore generale e membro del Direttorio fino alla nomina, sia su Sai Fondiaria soggetta a vigilanza dell’IVASS, di cui Fabrizio Saccomanni era presidente.
Al di là degli aspetti specifici che riguardano la vicenda Monte dei Paschi, l’operato di Saccomanni, nel caso in cui non venga prontamente sanato, rischia di minare la fiducia dei nostri partners europei nei confronti del Paese con danni incalcolabili per le nostre finanze pubbliche, tenendo conto che lo “spread” non é altro che la misura della affidabilità che ci viene riconosciuta a livello internazionale. Per tutti questi motivi, il Codacons ritiene indispensabili le dimissioni del ministro e a tal fine ha rivolto un appello alle più alte cariche dello Stato, al Governo e al Parlamento italiano. (Fonte Agenparl)