Il Fondo Monetario bacchetta politica e controllori e sostiene il risanamento della banca
Il Fondo Monetario Internazionale ha reso pubblici il rapporto sull’Italia, Nel capitolo dedicato alle Fondazioni la sorpresa (fino ad un certo punto), è l’uscita di Fondazione Mps, titolare del 33,5% di Mps in pegno alle banche creditrici, esce dalla top ten italiana. Dieci anni fa era la seconda Fondazione bancaria piè ricca d’Italia e terza in Europa. In testa c’è Cariplo con attivi pari a 6,6 miliardi, Poi la Compagnia SanPaolo con 5,6 miliardi, la Fondazione Cariverona con 2,7 miliardi. Tra le prime dieci figurano poi Fondazione Crt Torino (1,9 miliardi), Fondazione Cariparo (1,7 miliardi), Fondazione Roma (1,4 miliardi), Fondazione Cassa Risparmio Cuneo (1,3 miliardi), Ente Cassa Risparmio Firenze (1,3 miliardi), Fondazione Cassa Risparmio di Lucca (1,2 miliardi), Fondazione Cassa Risparmio Genova e Imperia (1 miliardo).
L’analisi del Fondo sottolinea che, dove è maggiore la quota di capitale della banche posseduta dalle Fondazioni, peggiore è la qualità degli attivi delle stesse banche. Per il Fondo, esse sono sottoposte a una forte influenza della politica, dove dominano i politici locali e di conseguenza le loro decisioni sono ”pesantemente influenzate da interessi locali e cicli politici”. E ”spesso le nomine non sono trasparenti e non vengono seguite regole contabili e di disclosure uniformi”.
FMI parla anche della Vigilanza sulle Fondazioni bancarie: “c’è stata poca Vigilanza, nonostante la legge”.
“Banca Monte dei Paschi di Siena è una banca sistemica e il suo risanamento è una priorità chiave”, conferma il Fondo monetario internazionale nel suo Rapporto di valutazione sulla stabilità del sistema finanziario italiano.Un intero box è dedicato al Monte: “I problemi di Mps risalgono in parte a un accumulo di fallimenti della governance e della gestione. Realizzare con successo l’ambizioso piano di ristrutturazione è cruciale non solo per la banca stessa ma anche per il sistema nel suo complesso”.
L’analisi del Fondo sottolinea che, dove è maggiore la quota di capitale della banche posseduta dalle Fondazioni, peggiore è la qualità degli attivi delle stesse banche. Per il Fondo, esse sono sottoposte a una forte influenza della politica, dove dominano i politici locali e di conseguenza le loro decisioni sono ”pesantemente influenzate da interessi locali e cicli politici”. E ”spesso le nomine non sono trasparenti e non vengono seguite regole contabili e di disclosure uniformi”.
FMI parla anche della Vigilanza sulle Fondazioni bancarie: “c’è stata poca Vigilanza, nonostante la legge”.
“Banca Monte dei Paschi di Siena è una banca sistemica e il suo risanamento è una priorità chiave”, conferma il Fondo monetario internazionale nel suo Rapporto di valutazione sulla stabilità del sistema finanziario italiano.Un intero box è dedicato al Monte: “I problemi di Mps risalgono in parte a un accumulo di fallimenti della governance e della gestione. Realizzare con successo l’ambizioso piano di ristrutturazione è cruciale non solo per la banca stessa ma anche per il sistema nel suo complesso”.