L'Europa punta sull'ambizioso obiettivo di ridurre in 40 anni le emissioni di Co2 del 60%
ROMA (Ign) – Un’Europa a zero emissioni? Nel 2050 potrebbe essere possibile, almeno per quanto riguarda i centri abitati. E’ di questi giorni la notizia che la Commissione europea è pronta a studiare un piano che preveda tra l’altro il divieto di utilizzo delle autovetture nelle città, con l’ambizioso obiettivo di ridurre in 40 anni le emissioni di Co2 del 60%. Inoltre, nel piano sostenuto dal commissario europeo ai Trasporti, l’estone Siim Kallas, è prevista la creazione di una ‘area unica di trasporto europeo’ che imponga come il 50% dei viaggi superiori ai 300 km sia obbligatorio su rotaia. Un modo, questo, per porre un freno ai voli low cost soprattutto dalla Gran Bretagna all’Europa. Lo riporta oggi il ‘Telegraph’ on line.v Da tempo il commissario Kallas sta anche spingendo per una direttiva che parta da Bruxelles e che contenga nuove tassazioni sulla benzina così da spingere i cittadini ad usare metodi alternativi di trasporto al posto degli autoveicoli. “Nei centri delle nostre città non dovranno più circolare autovetture e trasporti a benzina e diesel. Agiremo, arriveranno leggi e ci sarà un’azione reale per cambiare i comportamenti”, ha detto Kallas.
Dichiarazioni e propositi che hanno trovato immediatamente il muro dell’Associazione degli automobilisti britannici: “Vietare le autovetture in città? Disastroso dal punto di vista economico. Sono una follia queste restrizioni alla mobilità. Se vogliono riportarci in un altro periodo buio della storia sono sulla buona strada”.