ROMA. Dodici arresti sono stati eseguiti dagli uomini della squadra mobile di Roma che, dopo un anno di indagini, ha scoperto uno dei modi piu’ ingegnosi, utilizzati dalla malavita comune ed organizzata, per sottrarsi all’esecuzione delle pene. Medici compiacenti, dietro compenso, certificavano tossicodipendenza ed alcolismo per consentire ai detenuti di ritornare in liberta’. Certificavano inoltre, falsamente, la regolare frequenza di programmi di riabilitazione consentendo cosi’ agli ex detenuti di potersi muovere liberamente, fornendo loro anche un alibi in caso di consumazione di reato. Due i medici arrestati, di cui uno in servizio presso il D. H. di psichiatria del Policlinico “Gemelli” di Roma. A lui si rivolgevano detenuti e noti esponenti della malavita per ottenere false certificazioni sanitarie e potersi cosi’ sottrarre all’esecuzione della pene. Dopo aver sequestrato decine di cartelle cliniche presso il Policlinico “Gemelli”, la Polizia sta cercando di ricostruire il giro di false certificazioni fornite ad esponenti di spicco della criminalita’. Un assistente sociale che svolgeva funzioni di segreteria presso il D. H. di psichiatria del Policlinico “Gemelli” provvedeva a fissare gli appuntamenti e a stabilire il costo delle false certificazioni; a rivolgersi ai sanitari compiacenti pure personaggi molto noti delle cronache giudiziarie, anch’essi arrestati per corruzione.