L'ex direttore della biblioteca napoletana è tra i fermati
NAPOLI. (AGI) Cinque persone sono state arrestate nell’ambito dell’indagine per peculato, scaturita da denunce, legata alla sottrazione di volumi antichi nella biblioteca storica dei Girolamini a Napoli. Tra gli indagati nell’inchiesta, anche il direttore autosospesosi Marino Massimo De Caro. La settimana scorsa durante perquisizioni erano stati ritrovati 240 volumi in un deposito di Verona, citta’ dove De Caro risiede. Gli arresti sono stati eseguiti tra Verona e Formia. Marino Massimo De Caro, 38 anni, nominato dall’allora ministro Giancarlo Galan direttore della biblioteca storica di Napoli dei Girolamini e poi confermato nell’incarico, e’ tra le cinque persone arrestate. Con lui, in manette due cittadini argentini, una polacca e il veronese Mirko Camuri. Accertamenti in corso per un altro argentino. Nell’ambito dell’inchiesta sulla sparizione di volumi nella biblioteca e’ indagata Maria Grazia Cerone, collaboratrice del senatore Marcello Dell’Utri. Lo si apprende da una nota della procura partenopea che riferisce di perquisizioni in corso in concomitanza a cinque arresti disposti dal gip. Oltre lei, indagato anche il conservatore della biblioteca, padre Sandro Marsano.