Il presidente Napolitano deplora la decisione e protesta
BRASILIA. Era l’alba in Italia quanado il Brasile ha liberato Cesare Battisti. Che ora è un uomo libero, dopo quattro anni e 52 giorni di detenzione. Il Supremo Tribunal Federal, la più alta istituzione giurisdizionale, ha votato a maggioranza (sei contro tre) contro l’estradizione in Italia dell’ex terrorista dei Pac. Non solo non l’hanno concessa, ma i giudici brasiliani hanno anche stabilito che l’Italia non aveva competenza per chiedere a Lula di non concedere l’asilo politico. Richiesta che ci fu in ogni caso negata dall’ex presidente.
“Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, deplora la decisione, che contrasta con gli storici rapporti di consanguineita’ e amicizia tra i due paesi, e rinnova l’espressione della sua vicinanza e solidarieta’ ai famigliari delle vittime degli orrendi delitti commessi da Cesare Battisti” si legge in una nota del Quirinale