5 Laender aderiscono, critico il sindacato di Polizia
BERLINO. Dal 1 gennaio 2012 sarà adottato in cinque Laender tedeschi il braccialetto elettronico per sorvegliare maniaci sessuali e gli autori di reati minori. L’Assia da 10 anni sta sperimentando il sistema, hanno approvato il provvedimento Baviera, Baden-Wuerttemberg, NordReno-Westfalia e Meclemburgo.
Un team di specialisti elettronici seguira’ 24 ore su 24 dal centro di Bad Vilbel, in Assia, i movimenti dei portatori del braccialetto, che viene applicato al di sopra della caviglia. Chi porterà il braccialetto sarà anche obbligato ad avere sempre il cellulare acceso. Tra le categorie di persone alle quali può essere applicato il braccialetto figurano quelle in attesa di giudizio, cui può essere risparmiata così la carcerazione preventiva, ma anche chi è stato condannato a pene minori, dato che in Germania non esistono gli arresti domiciliari.
I candidati più indicati a portare il braccialetto elettronico sono i maniaci sessuali che hanno già scontato la pena, ma per i quali esiste il fondato rischio di recidiva. Fortemente contrario il presidente del sindacato di polizia, Rainer Wendt, secondo il quale “che vantaggio ha una bambina stuprata dal fatto che la polizia puo’ in seguito localizzare lo stupratore?”. Per proteggere la popolazione dai maniaci rimessi in libertà il sindacato di polizia propone invece di rendere pubblico il loro domicilio, in modo da aumentare la vigilanza da parte dei vicini di casa. A bocciare con durezza la proposta e’ la ‘Berliner Zeitung’, quando spiega che in questo modo si rimetterebbe in vigore “la tradizione del linciaggio”. Nei mesi scorsi ci sono state fortissime polemiche sull’argomento in Germania, dopo che a Dortmund un maniaco uscito dal carcere, per il quale la polizia aveva allentato la sorveglianza, aveva stuprato una bambina di 7 anni.
I candidati più indicati a portare il braccialetto elettronico sono i maniaci sessuali che hanno già scontato la pena, ma per i quali esiste il fondato rischio di recidiva. Fortemente contrario il presidente del sindacato di polizia, Rainer Wendt, secondo il quale “che vantaggio ha una bambina stuprata dal fatto che la polizia puo’ in seguito localizzare lo stupratore?”. Per proteggere la popolazione dai maniaci rimessi in libertà il sindacato di polizia propone invece di rendere pubblico il loro domicilio, in modo da aumentare la vigilanza da parte dei vicini di casa. A bocciare con durezza la proposta e’ la ‘Berliner Zeitung’, quando spiega che in questo modo si rimetterebbe in vigore “la tradizione del linciaggio”. Nei mesi scorsi ci sono state fortissime polemiche sull’argomento in Germania, dopo che a Dortmund un maniaco uscito dal carcere, per il quale la polizia aveva allentato la sorveglianza, aveva stuprato una bambina di 7 anni.