L'annuncio dell'agenzia Moody's di voler rivedere il rating dei Paesi dell'Unione europea nel primo trimestre del 2012 atterra io mercati
Milano. (Adnkronos) – Brusco risveglio per le Piazze finanziarie europee in questo avvio di ottava. L’annuncio dell’agenzia Moody’s di voler rivedere il rating dei Paesi dell’Unione europea nel primo trimestre del 2012, dopo che nel recente summit europeo non sono state assunte misure decisive, spiazza i mercati che tornano a flettere, Milano in testa. “L’assenza di misure per stabilizzare i mercati del credito a breve termine significa che l’area dell’euro, e la più ampia Unione europea, rimangono soggetti a ulteriori shock e la coesione della zona euro sotto la minaccia continua”, ha fatto sapere l’agenzia. Cattive notizie anche dall’Ocse che ha registrato un ulteriore rallentamento della crescita europea. Il superindice indica infatti un calo a ottobre dello 0,3% rispetto al mese precedente per quanto riguarda l’Ue. Peggiore l’Italia (-0,6%) e male anche la Germania che cede l’1,1% su settembre.
In questo contesto, e in attesa dell’apertura di Wall Street, che i futures sui principali indici pronosticano negativa (il contratto più scambiato sull’S&P 500 cede lo 0,72%), le Borse del Vecchio Continente si muovono in ribasso deciso. A Madrid l’indice Ibex 35 perde l’1,9% a 8.485,1 punti; Francoforte perde l’1,4% a 5.902,84; Amsterdam l’1,15%; Lisbona l’1,04%; Parigi l’1,02%; Bruxelles segna -0,57%; Londra -0,31%. Sulla parità solo Zurigo (+0,05%).
A guidare i ribassi in Europa è Milano: a Piazza Affari il Ftse Mib lascia sul terreno il 2,03% a 15.169,05 punti, mentre l’All Share cede l’1,88% a 15.923,28.
Le voci sull’acquisto di titoli italiani da parte della Bce non sembrano fermare la salita dello spread tra Btp e Bund che tocca i 470 punti con un incremento di 50 punti rispetto all’apertura. L’andamento dello spread ha riportato il rendimento dei titoli a 10 anni al 6,76%. Ma l’incremento più forte è quello registrato dai titoli a 5 anni che al momento sono al 7,11%. le banche ovviamente ne risentono e subiscono pesanti vendite. Mps lascia sul terreno il 5,91%; Ubi Banca registra un ribasso del 5,5%; Bper -4,26%; Banco Popolare -3,67%; Unicredit -4%; Intesa Sanpaolo -3,37%; Bpm – 2,69%; Mediobanca -2,03%; Mediolanum -0,35%.
In attesa del cda straordinario, forti ribassi anche per Fonsai che al giro di boa perde il 5,71% a 0,88 euro. Vendite su Generali (-2,17%). Dalle comunicazioni di internal dealing di Borsa Italiana, il finanziere ceco Petr Kellner, attraverso Anthiarose, ha venduto azioni ordinarie del leone di Trieste per un controvalore di 24mln e 629mila euro. Nella parte più bassa del listino anche Terna che lascia sul terreno a metà giornata il 5,34% a 2,51 euro.
Tra gli industriali perdono terreno Fiat (-2,44%); Fiat Industrial (-2,99%). Andamento positivo per Pirelli che guadagna l’1,25% a 6,91 euro. Guadagnano Parmalat (+0,68%); Luxottica +0,47% e Atlantia (+0,25%). Invariata Impregilo.