BORDIGHERA (IMPERIA). Assieme all'amica del cuore avrebbe pianificato l'uccisione della madre, sembra per non essere costretta e rivelarle di essere molto lontana dalla laurea, oltre che per intascare l'eredità. Con l'accusa di tentato omicidio in concorso, i carabinieri di Bordighera hanno arrestato Federica Bellone, 26 anni, studentessa di giurisprudenza al polo universitario di Imperia, e la sua amica Chiara Cortese Pellin, 29 anni, milanese, volontaria della Croce Rossa Italiana. Federica avrebbe affidato il compito di uccidere la madre Paola Berselli, 56 anni, a Chiara. Ma il piano è fallito: la madre, aggredita da Chiara in casa, si è ben difesa e l'ha messa in fuga.
La sera di giovedì scorso Chiara Cortese Pellin si era presentata alla porta di Paola Berselli, in un alloggio in centro a Bordighera, con la scusa di avere un appuntamento con Federica. Nella borsa, però, aveva l'occorrente per compiere il delitto: un batticarne, un coltello da macellaio e un paio di guanti di lattice. Una volta dentro l'appartamento, aveva chiesto alla padrona di casa un bicchiere d'acqua, e si era allontanata in bagno. Qui aveva tirato fuori dalla borsa coltello e batticarne, e indossato i guanti di lattice. Poi aveva raggiunto la vittima designata in cucina. Le era arrivata alle spalle, con il batticarne pronto a colpire. Ma la donna, forse avvertendo la presenza di Chiara dietro di sé, si è voltata di scatto, evitando il colpo mortale. Ferita solo di striscio, si era poi difesa con tutte le sue forze, riuscendo a mettere in fuga la donna più giovane. Poi aveva raggiunto il pronto soccorso, si era fatta medicare a aveva chiamato il 112, raccontando tutto ai carabinieri, fornendo loro anche il nome di chi aveva cercato di ammazzarla. I militari hanno arrestato Chiara Cortese Pellin mentre cercava di tornare in treno a Milano, da dove era partita quella stessa mattina. Interrogata dal sostituto procuratore Marco Zocco per oltre tre ore, alla fine la giovane è crollata, rivelando il piano criminoso. E incolpando l'amica Federica, figlia della mancata vittima.