Adusbef e Federconsumatori aggiungono anche il salvabanche e l'omessa vigilanza tra le cause
ROMA. Adusbef e Federconsumatori, che ascrivono una parte dei crolli dei mercati azionari sui titoli di credito, allo sciagurato bail-in ed al decreto salva banche che ha espropriato 130.000 famiglie, tornano a chiedere alle competenti Procure di Roma e Milano, di aprire una indagine volta ad accertare se i crolli di borsa e le turbolenze su alcuni titoli bancari crollati negli ultimi giorni anche del 40%, abbiano origine speculativa, individuando gli artefici di tali intermediazioni di borsa.
Adusbef e Federconsumatori non condividono né le rassicurazioni del ministro dell’Economia Padoan, che da mesi continua a dare rassicurazioni sulla solidità del sistema bancario italiano – smentito sonoramente dai corsi dei mercati-, né le affermazioni del premier Matteo Renzi, su questo momento che può diventare opportunità, in maniera particolare sul Monte dei Paschi di Siena, sotto attacco, che dopo aver perso solo il valore delle azioni di oltre il 40% in tre giorni, dovrebbe destare preoccupazioni, invece di offrirla come facile preda indebolita a prezzi di saldo.
“Il Monte dei Paschi oggi è a prezzi incredibili. Penso che la soluzione migliore sarà quella che il mercato deciderà. Mi piacerebbe tanto fosse italiana, ma chiunque verrà farà un ottimo affare”.
Adusbef e Federconsumatori auspicano che il governo difenda le proprie banche, non le offra come merce avariata agli speculatori, pronti a fare affari sia con le 4 banche CariChieti, CariFerrara, Banca Marche, Banca Etruria, risanate sulla pelle degli espropriati, e messe in vendita senza alcuna gara di pubblica evidenza da Bankitalia a Societè Generale presieduta da Bini Smaghi, che con altre banche indebolite dagli attacchi speculativi.
Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)