Adusbef e Federconsumatori ancora sulla mancata vigilanza di Bankitalia
ROMA. Adusbef e Federconsumatori chiedono di conoscere in dettaglio, per filo e per segno, i nominativi dei clienti di Banca Etruria, che un mese prima del decreto salva banche del governo di domenica 22 novembre 2015, hanno svuotato i conti per 228 milioni di euro, contribuendo in tal modo al dissesto della Banca, come riportato dalla relazione dal commissario Giuseppe Santoni che sollecitava lo stato d’insolvenza, riportato dalle citazione testuale:
«La situazione di liquidità si presenta assai critica, atteso che secondo quanto emerge dalle informazioni dei commissari straordinari, le riserve liquide sono inadeguate, per effetto dei deflussi dei fondi che hanno interessato la banca. In particolare il saldo netto di liquidità alla data del 18 novembre scorso pari a 335 milioni, il 4,6 per cento del totale attivo, è diminuito di euro 288 milioni da inizio ottobre. La situazione è fortemente aggravata dall’elevato grado di concentrazione della raccolta, che espone la banca al rischio del ritiro dei depositi anche di singoli depositanti (i primi 16 clienti detengono circa il 16 per cento)».
Chi ha un minimo di dimestichezza nelle materie bancarie, sa che ogni giorno esistono tabulati generali elaborati dal centro elettronico do ogni banca, che riassumono con la situazione economica i flussi e deflussi di depositi ed impieghi, fidi e sconfinamenti per ogni singolo conto, che vanno all’attenzione delle direzioni e dei direttori di filiale.
I signori commissari fiduciari di Bankitalia, tra i quali Riccardo Sora, nominato in Banca Etruria nel febbraio 2015 nonostante fosse indagato per gravi reati dalla Procura di Rimini, hanno informato di quel deflusso consistente di depositi, al ritmo di 10-15-milioni di euro per ogni giorno lavorativo, informando sia l’Autorità di vigilanza, che convocando depositanti e correntisti, come doverosa prassi anche nelle piccole banche non soggette all’amministrazione straordinaria ?
Poiché è grave ed inquietante quanto accaduto nei giorni immediatamente precedenti il crack di Banca Etruria, Adusbef e Federconsumatori vogliono sapere chi sono i correntisti che hanno svuotato ed alleggerito i conti, se gli stessi abbiano avuto soffiate preventive e da chi, sullo stato di insolvenza e decozione della banca, se i commissari fiduciari di Bankitalia, e la Vigilanza, abbiano adottato misure efficaci per informare la generalità degli utenti, invece di una ristretta cerchia.
Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)