Adusbef e Federconsumatori criticano pesantemente il nuovo fondo
ROMA. Governo e maggioranza, che hanno approvato diversi provvedimenti sotto dettatura dei banchieri, per sottrarre diritti sanciti da sentenze della magistratura, si appresta a varare l’ennesima legge speciale per le banche, per occultare le evidenti responsabilità della Banca d’Italia, la cui vigilanza ‘a la carte’, ha generato i dissesti bancari in risoluzione, come Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti, CariFerrara, con 130.000 famiglie espropriate, con 210.000 azionisti di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, truffati da una omessa vigilanza di Consob e Bankitalia che hanno sorvolato sui metodi estorsivi per diventare azionisti, pena la manca concessione di fidi prestiti e mutui, con azioni platealmente gonfiate da perizie amicali, bruciando circa 16 miliardi di risparmio tra perdite, aumenti di capitale, valore dei titoli quasi azzerato.
L’ennesimo salva-banche, rappresentato dal fondo Atlante, azionisti i maggiori istituti italiani, Fondazioni bancarie, assicurazioni e Cassa Depositi e Prestiti (ente pubblico controllato dal Tesoro che gestisce il risparmio postale), è stato istituito con l’attenta regia di Governo e Bankitalia, con la finalità di gestire le sofferenze ed il recupero dei crediti allegramente erogati spesso ad amici e compari dei banchieri, senza lacci e laccioli di quelle garanzie giudiziarie,che differenziano uno Stato di diritto dal far west, rappresentato dallo scrutinio di Tribunali e giudizi terzi, considerati un intralcio all’esproprio criminale dei beni.
Le banche che devono recuperare 202 miliardi di sofferenze, non possono quindi aspettare i giudizi dei tribunali considerati un intralcio al loro agire economico, spesso di stampo criminale tollerato da buona parte dei magistrati che tardano ad incriminare i responsabili di una omessa vigilanza che hanno sempre narrato la storielle di un ‘sistema bancario solido ed affidabile’, ma come è già accaduto con i mutui non pagati dalle famiglie per sopraggiunte difficoltà economiche o perdita del lavoro, hanno bisogno di espropriare i beni delle imprese, accelerando in tal modo catene di fallimenti di imprese che potrebbero essere salvate da un attento scrutinio di meritorietà ed affidabilità del credito erogato.
Il decreto del governo taglia diritti e salta tribunali, confezionato su misura per Atlante, l’ennesimo mostro giuridico che si spaccia per fondo privato, ma che ha la sottostante garanzia pubblica (almeno della Cassa Depositi e Prestiti), per smaltire le sofferenze di famiglie ed imprese già in ginocchio per la lunga crisi economica generata dall’avidità dei banchieri, con l’esproprio fulmineo già imposto a chi ha un mutuo casa e non riesce a pagare poche rate, consentirà alle banche di impadronirsi del bene dell’impresa posto a garanzia di un credito senza passare da un giudice, con un effetto devastante per le aziende e per i lavoratori licenziati costretti al fallimento immediato.
Dopo la sottrazione della sovranità, che nelle democrazie appartiene al popolo a favore di banchieri, di cleptocrati ed oligarchie irresponsabili, che perseguono i profitti invece dell’interesse generale e del bene comune, dal Governo Renzi-Boschi-Padoan, arriva l’ennesima legge speciale a favore delle banche, che per salvare le precise responsabilità di una casta di intoccabili come la Banca d’Italia, che ha governa i nostri soldi ed attestato che il sistema bancario italiano pieno di buchi era solido, arriva l’ennesima legge speciale che sarà un disastro per la flebile ripresa economica e per i diritti consolidati.
Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)