I dati dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca
ROMA. L’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur)ha presentato stamani i dati sulla qualità della ricerca in Italia (Vqr) per il periodo 2004-2010.
Alla valutazione dell’Anvur hanno contribuito 95 università, 12 enti di ricerca vigilati dallo stesso Miur e 26 enti ‘volontari’, di cui 9 sono enti di ricerca e 17 sono consorzi interuniversitari. Per realizzare la Vqr sono stati impiegati 20 mesi analizzando gli atenei secondo i criteri di rilevanza, originalità e grado d’internazionalizzazione quasi 185mila progetti (articoli, monografie e saggi, atti di convegni, manufatti, note a sentenza, traduzioni, software, banche dati, mostre e performance e cartografie). Dalla ricerca emerge che il miglior ateneo é quello di Padova, che si attesta al primo posto per ben sette aree scientifiche su 14, mentre tra gli enti di ricerca dal punto di vista dell’innovazione vanno molto bene sia l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) che l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). Per il centro nazionale di ricerca (Cnr), invece, il giudizio è negativo.
Alla valutazione dell’Anvur hanno contribuito 95 università, 12 enti di ricerca vigilati dallo stesso Miur e 26 enti ‘volontari’, di cui 9 sono enti di ricerca e 17 sono consorzi interuniversitari. Per realizzare la Vqr sono stati impiegati 20 mesi analizzando gli atenei secondo i criteri di rilevanza, originalità e grado d’internazionalizzazione quasi 185mila progetti (articoli, monografie e saggi, atti di convegni, manufatti, note a sentenza, traduzioni, software, banche dati, mostre e performance e cartografie). Dalla ricerca emerge che il miglior ateneo é quello di Padova, che si attesta al primo posto per ben sette aree scientifiche su 14, mentre tra gli enti di ricerca dal punto di vista dell’innovazione vanno molto bene sia l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) che l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). Per il centro nazionale di ricerca (Cnr), invece, il giudizio è negativo.