Lo rivela uno studio di Confapi e Fondazione Sdl
ROMA. Secondo Confapi e Fondazione Sdl “Cresce anche in Toscana l’usura praticata dalle banche nei confronti delle imprese”. La ricerca su credito e conti corrente aziendali dei cosiddetti “reclamanti”, che si sono rivolti ai promotori dello studio, ha evidenziato anomalie nel 99% dei casi, in Toscana come in Italia. La grande maggioranza delle aziende, spiegano i ricercatori, fanno parte del tradizionale tessuto produttivo artigianale, agricolo e turistico della Toscana: l’80% del totale sono attive, ma cresce – sostiene Confapi – il numero dei conti corrente che presentano tassi di interesse superiori alla soglia di usura (dal 71% della media nazionale si passa al 94,8%), e ogni 100 euro pagati alla banca per commissioni e spese, secondo lo studio, un’alta percentuale non era dovuta. “Per sanare le perdite molte banche hanno iniziato a premere sui loro clienti tradizionali”, ha sottolineato Maurizio Fiasco, direttore del comitato scientifico di Sdl, secondo cui servono “educazione finanziaria per le imprese, trasparenza nella condotta da parte degli istituti, e un indirizzo strategico della politica”.