TRENTO (ITALPRESS) – La sicurezza stradale è stata protagonista al Festival dello Sport che si è svolto a Trento. Anas ha partecipato per il terzo anno in qualità di brand partner. Ogni anno oltre 500 manifestazioni, gare automobilistiche, ciclistiche e podistiche si svolgono su gran parte delle strade statali di competenza Anas. La rassegna di Trento, che come di consueto ha visto la presenza di molti giovani, è stata quindi un'ottima occasione per divulgare la cultura della sicurezza stradale nel contesto sportivo.
Nel corso di un talk organizzato da Anas, e moderato dall'ex campionessa mondiale di pallavolo Rachele Sangiuliano erano presenti due testimonial d'eccezione: il vincitore di sei mondiali di motociclismo (4 titoli iridati in 250 e due in Superbike) Max Biaggi e la campionessa di rally Rachele Somaschini.
Con un Camp in Piazza Dante, per l'intera durata del Festival dello Sport, Anas ha contribuito con un simulatore di guida sicura – aperto gratuitamente al pubblico – alle attività formative e didattiche. Il simulatore ha riprodotto diversi scenari per toccare con mano i rischi causati da un comportamento scorretto alla guida. Al simulatore si sono cimentati anche Somaschini e Biaggi. Tra gli altri vip, Massimiliano Rosolino, ex nuotatore e campione olimpico e mondiale.
Durante la manifestazione è stato proiettato lo spot Anas "Quando sei alla guida tutto può aspettare" proprio per richiamare l'attenzione sulle distrazioni al volante, quasi sempre provocate dall'uso improprio del cellulare. "È uno spot sociale perfettamente integrato con la frenetica attualità che ci circonda – ha detto Max Biaggi -. Fa capire a chi lo guarda che quando si è alla guida non bisogna avere mai fretta. Ve lo dice uno che di solito va di corsa…".
Della stessa opinione anche Rachele Somaschini: "Lo spot di Anas può salvarti la vita con un sorriso, è un messaggio indispensabile per i giovani, di forte prevenzione nell'utilizzo di un dispositivo che dà assuefazione; pensiamo di poter gestire più cose insieme alla guida e quando realizziamo che non è così, in quell'attimo ci siamo rovinati la vita".
Controllare un messaggio su Whatsapp equivale a 4 secondi di distrazione e a percorrere 56 metri, pari a due campi da pallacanestro, senza guardare la strada; cercare un numero in rubrica distrae dalla guida per 8 secondi, che equivale a percorrere circa 111 metri al buio, ossia un intero campo da calcio. Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte fra i giovani nella fascia d'età 15-29 anni, il 35% del totale secondo Istat. Anas è impegnata insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a raggiungere l'obiettivo di ridurre gli incidenti stradali del 50% entro il 2030 attraverso un piano d'azione strategico a medio termine e in linea con le indicazioni della Capogruppo FS.
– Foto col/Italpress –
(ITALPRESS).
sat/red
16-Ott-24 12:54
Fonte Italpress