LONDRA. Un nuovo rapporto mette sotto accusa i laboratori per tatuaggi e piercing in Gran Bretagna. Secondo gli esperti della Royal Society for Public Health le procedure che comportano l’inserimento di aghi o altri dispositivi nella pelle “se vengono condotte senza una buona formazione da parte dell’operatore e senza rispettare le norme igieniche possono innescare gravi infezioni, dalle epatiti alla sepsi”. Al momento – ricordano gli esperti – la legislazione inglese non prevede l’obbligo di una adeguata preparazione per chi apre questi laboratori, mentre “sarebbe necessario aumentare le norme igieniche e di sicurezza per proteggere il pubblico che sempre più spesso sceglie di tatuarsi”, sottolinea il rapporto. Sempre nel documentario – sottolinea la ‘Bbc’ – è citato il caso di un adolescente che ha perso la parte superiore di un orecchio per una infezioni procurata da un piercing. Gli esperti chiedono “di vietare ai minori di 18 anni le procedure cosmetiche non chirurgiche, come ad esempio i filler; in caso di infezioni derivate da tatuaggi o piercing, queste devono essere segnalate alle autorità sanitarie; le attrezzature dovrebbero essere vendute solo a chi ha una licenza o i documenti in regola per la registrazione di procedure speciali come, appunto, quelle indagate dal rapporto; i prodotti iniettati nella pelle dovrebbero essere normati dal legislatore nelle procedure speciali”. (fonte Adnkronos)