L'associazione è l'unica ad essere stata ammessa
Anche oggi infatti il gup del tribunale di Trani Angela Schiralli, nel processo che si sta celebrando contro le agenzie di rating per manipolazione dei mercati, ha ammesso come parte civile Adusbef nazionale ed i singoli risparmiatori Adusbef (difesi dagli avvocati Antonio Tanza e Vincenzo Laudadio), che lamentano danni dalle condotte contestate a Standard & Poor’s e Fitch, escludendo tutte le altre associazioni dei consumatori e cinque parlamentari del centro destra (FI e Ncd).
Per i parlamentari il giudice ha ritenuto che non abbiamo subito alcun danno mentre per le associazioni dei consumatori escluse, è stato rilevato che esse non hanno come scopo esclusivo la tutela dei consumatori nell’ambito dei servizi bancari e finanziari, le stesse che spesso sottoscrivono accordi a perdere con l’Abi, le banche e Patti Chiari, generando così sconcerto e confusione nei ruoli rispettivi di tutela dei risparmiatori.
Le indagini penali contro le agenzie di rating trassero origine da un esposto di Adusbef e Federconsumatori, che avevano già denunciato rating posticci che suscitarono un terremoto sui mercati azionari e sul reddito fisso, oggetto di una approfondita inchiesta da parte della Procura di Trani, affidata al PM Michele Ruggiero, un magistrato capace e coraggioso che ha fatto da battistrada anche al dipartimento americano della Giustizia, che tre anni dopo metteva sotto processo la cricca del rating, le cui valutazioni hanno l’effetto di bombe ad orologeria per le ricadute su mercati, lavoratori, risparmiatori, famiglie e Stati sovrani, che tardano ad uscire dal loro servaggio.
Gli scandalosi comportamenti delle agenzie di rating, la cui affidabilità era già stata messa a dura prova, sia con i mutui sub-prime nel luglio 2007 che con il fallimento della Lehman Brothers, che ad 1 ora dal fallimento avvenuto il 15 settembre 2008 conservava una buona affidabilità ed era addirittura consigliata come ottimo investimento sul sito posticcio dell’Abi “Patti Chiari” (sponsorizzato da associazioni posticce di consumatori),al contrario dei titoli di Stato italiani, considerati a rischio, sono finalmente alla sbarra. Il compito delle agenzie consiste nella valutazione del merito di credito, in termini di solvibilità, delle società pubbliche e private e degli Stati, ma questa mission da qualche anno è stata esercitata con approssimazione e spregiudicatezza, addossando le conseguenze a risparmiatori, famiglie e imprese, vittime di una crisi sistemica generata dall’avidità di banchieri e banche, spesso azioniste delle tre sorelle del rating e da evidenti collusioni con le autorità monetarie e, specie in Italia, da incapaci autorità vigilanti, che rifiutano regole per limitarne l’operatività.
Elio Lannutti (presidente Adusbef)