ROMA. Ancora un commissariamento ad orologeria, per piazzare i soliti fiduciari di Bankitalia ? Se la Banca Popolare dell’Etruria, con la quale Adusbef non ha nulla a che spartire e non difende, aveva problemi patrimoniali, come mai i tecnocrati di Bankitalia hanno atteso tanto tempo per assumere una decisione così drastica, come sempre affidata al libero arbitrio, come dimostrano i mancati commissariamenti di Monte dei Paschi di Siena e Banca Carige, solo per citare due delle banche sotto processo penale, con forti problemi patrimoniali ?
La decisione della Banca d’Italia, di continuare a nominare i soliti commissari, come Riccardo Sora e Antonio Pironti, mentre Paola Leone, Silvio Martuccelli e Gaetano Maria Giovanna Presti nel consiglio di sorveglianza, continua a destare dubbi e perplessità, a prescindere se il vice presidente dell’istituto di credito commissariato da Palazzo Koch,si chiami o meno Pier Luigi Boschi, il padre del ministro delle riforme Maria Elena.
Poiché un buco patrimoniale non si crea con pochi mesi e per evitare sospetti di eventuali rappresaglie verso i governi di turno, la Banca d’Italia deve cambiare registro, sia pubblicando una lista trasparente di tecnici e professionisti, che non si chiamino i soliti Inzitari, Sora, Leproux, ecc., dove attingere i commissari, che con una vigilanza più seria certamente carente, che possa prevenire i commissariamenti delle banche.
Elio Lannutti (presidente Adusbef)