Il vicepresidente di Unicredit sotto inchiesta per reati finanziari con favoreggiamento a Cosa Nostra
ROMA. Dopo gli arresti di Giovanni Berneschi, ex vice presidente Abi e padre padrone di Carige, le indagini per usura su alcuni importanti banchieri, l’ultimo scandalo della Banca Popolare di Vicenza di Giovanni Zonin, oggi le indagini sul vicepresidente di Unicredit Fabrizio Palenzona, accusato di reati finanziari aggravati dal favoreggiamento a Cosa nostra, nell’inchiesta dell’antimafia sui presunti fiancheggiatori del super latitante Matteo Messina Denaro.
Fabrizio Palenzona, vicepresidente di Unicredit, nonché deus ex machina delle più importanti partite finanziarie italiane degli ultimi decenni, ha subito perquisizione degli uffici da parte dei Carabinieri del nucleo speciale dei Ros, che ne hanno ricevuto incarico dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze, che indagano su alcune operazioni finanziarie sospette legate a possibili infiltrazioni mafiose nel tessuto economico locale.
La perquisizione, uno dei tasselli di una più ampia operazione antimafia condotta dai carabinieri del Ros che riguarda una presunta rete di fiancheggiatori che potrebbero anche avere collegamenti più o meno diretti con la latitanza del boss Matteo Messina Denaro, dovrebbe indurre la Banca d’Italia a chiedere le dimissioni di Palenzona, dalla Vice-presidenza di Unicredit, qualora non dovesse offrire spontanee dimissioni.
Elio Lannutti (Adusbef)